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Lavoro nero: scoperti 100 irregolari. Evasione: nei guai maga di Nereto e concessionario di Giulianova

Abruzzo. Lavoratori in nero ed evasori fiscali, totalmente sconosciuti al Fisco, tra i quali un maga di Nereto e un concessionario di auto di Giulianova. Sono solo alcuni dei dati frutto dell’operazione Illegal Work, che ha visto impegnata la Guardia di finanza del comando regionale, sull’intero territorio abruzzese. La massiccia operazione, che si è sviluppata grazie alla collaborazione dei comandi provinciali di L’Aquila, Chieti, Teramo e Pescara, assieme ai militari del reparto operativo aereonavale ha visto impegnati oltre 200 uomini, che hanno effettuati circa 90 controlli nei confronti di altrettanti operatori economici e ascoltato 350 lavoratori che erano stati individuati in precedenza.

L’indagine ha consentito di portare in superficie diverse forme di lavoro nero, che nella maggior parte dei casi si accompagna ad altri fenomeni, come lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, l’evasione fiscale e contributiva fino alla frode al sistema previdenziale. Nel corso dell’ultima operazione sono stati scovati oltre 100 lavoratori impiegati in maniera illegale, con 72 persone in nero mentre sono state scoperte due operatori economici completamente sconosciuti al Fisco. Fondamentale, nella circostanza, è stata la collaborazione fornita dai lavoratori ascoltati della Fiamme Gialle. In particolare, sulla costa teatina i militari hanno individuato un albanese, privo del permesso di soggiorno, il quale alla vista dei finanzieri ed incitato dai titolari del ristorante in cui lavorava “in nero”, si è dato alla fuga. I militari sono riusciti a fermarlo e l’uomo è stato denunciato., mentre i titolari dell’attività sono stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A Vasto, nella notte, in un panificio i finanzieri hanno trovato intenti a lavorare 4 italiani completamente in “nero”. Nel teramano, in Val Vibrata, in una falegnameria sono stai scovati 9 lavoratori italiani in “nero” e sempre in Val Vibrata in un’azienda del settore di abbigliamento sono stati identificati 16 lavoratori di etnia cinese. Nell’aquilano sono stati rilevati diversi lavoratori “in nero” di etnie rumene, macedoni e argentine, prevalentemente nel settore dell’edilizia. Nel corso della vasta operazione sono stati scoperti due evasori totali: un soggetto economico operava nel settore del commercio di autoveicoli a Giulianova, un altro effettuava l’attività di “maga” a Nereto.

 

Dal punto di vista territoriale la provincia maggiormente interessata è risultata Teramo con il 41% delle posizioni irregolari, seguita dalla provincia di L’Aquila con il 33%. La gran parte dei rilievi è stata mossa nei confronti di esercizi pubblici come attività di commercio di autoveicoli, falegnamerie, industrie che operano nel settore dell’abbigliamento, imprese edili, servizi di centri per il benessere del fisico, ristoranti, parrucchieri, trasportatori, palestre. Da segnalare, infine, l’aumento del livello qualitativo degli interventi, grazie alle sinergie con le Direzioni Provinciali del Lavoro e alla nuova Legge n. 183/2010 (collegato lavoro) che ha esteso alla Guardia di Finanza le funzioni di accertamento diretto alle violazioni.