Erano stati sequestrati lo scorso novembre. La Suprema Corte ha invece deciso l’annullamento e la sua restituzione.
Le dichiarazioni della Deco spa. “La decisione della Suprema Corte di Cassazione conforta quanto più volte sostenuto in merito alla regolarità delle operazioni compiute con la Team”, sottolineano i vertici dell’azienda Deco che si augurano una definizione rapida di ogni questione relativa all’inchiesta “Re Mida” che tanto clamore ha suscitato sui mezzi di comunicazione. E’ quanto fa presente la società Deco dell’imprenditore Rodolfo Di Zio in merito al provvedimento della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione che ha dato esecuzione alla decisione della VI sezione Penale della Suprema Corte che in data 20 aprile aveva deciso il ricorso proposto da Te.Am. Tec Spa. La società Deco sottolinea un passaggio della sentenza della Cassazione nella quale si annulla “senza rinvio l’ordinanza impugnata nonché il decreto di sequestro 4.11.2010 del Gip di Pescara e dispone la restituzione del terreno in sequestro all’avente diritto”, in questo caso la stessa Te.Am. Tec Spa. In base al provvedimento è stata pertanto ordinata l’immediata cessazione della misura cautelare reale disposta con il provvedimento emesso dal Gip in danno di Te.Am. Tec. Il terreno della società è stato di conseguenza dissequestrato ed è rientrato nella piena disponibilità della stessa. I terreni dissequestrati dalla Suprema Corte erano stati indicati come “corpo del reato” nell’ordinanza del Gip che sottolineava in precedenza come “la libera disponibilità dei terreni rischia di protrarre o aggravare le conseguenze del reato”; libera disponibilità sancita adesso dalla Corte che assicura l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge. “L’auspicio è che questa decisione per il nostro gruppo possa ottenere lo stesso risalto delle altre che ci hanno riguardato”, hanno affermato i dirigenti della Deco.