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Abruzzo, Bracco propone legge per recupero immobili dismessi: più case a chi non ne ha

Pescara. Il Consigliere regionale di Sinistra Italiana, Leandro Bracco, ha depositato una proposta di legge finalizzata a procurare un’abitazione di proprietà al maggior numero possibile di cittadini abruzzesi e non che per mancanza di risorse economiche non ne sono in possesso.

‘Lo strumento attraverso cui perseguire questo fine è l’auto-recupero degli edifici di proprietà pubblica presenti sul territorio della nostra Regione, i quali, per incuria, sono abbandonati, fatiscenti o dismessi’, spiega Bracco.

Secondo l’esponente di Sinistra Italiana l’auto-recupero, attraverso la partecipazione diretta dei futuri proprietari che prendono parte ad alcune fasi del processo di ristrutturazione, offre la possibilità di produrre degli alloggi a un costo accessibile alle categorie meno abbienti, migliora la qualità ambientale dell’area abbandonata o dismessa e soprattutto permette di riutilizzare un patrimonio immobiliare già esistente, senza la necessità di cementificare ulteriori aree della Regione per la realizzazione di nuova edilizia residenziale pubblica.

Secondo la proposta di Bracco sarà l’Ente proprietario dell’immobile a farsi carico di tutte le spese necessarie per il recupero e la messa a norma dell’immobile. L’assegnatario avrà invece l’obbligo di contribuire al recupero dell’immobile fornendo la manodopera per l’effettuazione dei lavori previsti e nel caso in cui non abbia le capacità tecniche per effettuarli ha l’obbligo di seguire i corsi di formazione per lo svolgimento dei lavori .

I predetti corsi di formazione sono istituiti e organizzati dall’Ente pubblico proprietario dell’immobile da restaurare. Inoltre come assegnatario avrà l’obbligo di corrispondere all’Ente pubblico proprietario dell’immobile un canone mensile di 100,00 euro per un periodo di 10 anni a partire dalla consegna dell’immobile stesso e di trasferire la propria residenza nell’immobile assegnato entro e non oltre 180 giorni dalla consegna dell’immobile stesso.

Dopo 10 anni e dopo aver versato il canone pattuito l’assegnatario avrà il diritto di diventare il legittimo proprietario.

‘Sono esperienze già validate in altre regioni ed anche in diversi Paesi europei –aggiunge Bracco- Visti gli ottimi risultati mi auguro che con questa legge si riesca a garantire quel “diritto alla casa” che trova il suo fondamento in numerosi atti internazionali nonché all’articolo 47 della Costituzione della Repubblica italiana’.