Finanziamenti alle imprese: bilancio positivo per il primo anno di Intercredit Confidi

gianfranco_manciniUn anno che ha seguito l’andamento dell’economia nazionale ma che lascia ben sperare per il prossimo futuro. Per Intercredit Confidi, il confidi interesettoriale che opera nel centro Italia, nato dalla fusione di tre confidi storici (Cooperativa Artigiana di Garanzia “Tini Renato”, operante dal 1959, CooperCommercio, fondata nel 1985 e Credito & Cooperazione, fondata nel 1987), il 2010 è stato un anno tutto sommato positivo, che si è concluso con l’arrivo dell’autorizzazione da parte della Banca d’Italia dell’iscrizione nell’Elenco Speciale per i Soggetti Vigilati che lo ha reso un Confidi 107.

L’attività svolta da Intercredit ha visto un volume di finanziamenti erogati alle imprese e ai lavoratori autonomi per un valore di quasi 70 milioni di euro, in calo rispetto agli anni precedenti, ma in linea con l’andamento nazionale. Ad una sostanziale tenuta del primo trimestre è seguito un calo parziale del secondo trimestre, fino ad arrivare al minimo nel mese di agosto, per poi cominciare una lenta risalita che ha visto una decisa ripresa nel mese di dicembre.

Dopo il forte calo registrato nel 2009, dunque, le domande di finanziamento da parte delle imprese tornano a crescere, seppur con fatica pur permanendo difficoltà strutturali in alcuni settori economici, quali quelli dell’edilizia e del commercio al dettaglio per i quali l’accesso al credito presenta ancora maggiori difficoltà.

“L’inversione del trend induce alla speranza” dice il presidente Gianfranco Mancini “perché questo può significare che il cammino verso la risalita è cominciato”.

La crisi congiunturale, che non ha risparmiato l’Abruzzo e le altre regioni del centro Italia, ha condizionato innanzi tutto la richiesta di credito delle aziende impegnate con più urgenza a tamponare le emergenze che ne potevano causare la chiusura. Il calo dell’erogazione dei finanziamenti, inoltre, ha scontato anche la politica creditizia di molte banche, che hanno limitato le  concessioni da parte degli istituti di credito, soprattutto alle  micro e piccole imprese. Una tendenza che solo nel secondo semestre dell’anno ha registrato un attenuamento.

“Anche le banche” aggiunge Mancini “sono alle prese con l’irrigidimento delle procedure di concessione del credito, dovuto all’introduzione dei sistemi di rating, che a mano a mano diventano strumenti operativi anche per le banche medie e piccole. Ciò pone un ulteriore ostacolo all’accesso al credito da parte degli imprenditori minori. Ma d’altro canto si registra un crescente interesse da parte degli istituti bancari ad utilizzare la garanzia di un Confidi 107 per l’effetto di mitigazione dell’assorbimento di capitale che la garanzia permette. E questo si ripercuote in un forte vantaggio per l’impresa che può essere rimessa in gioco proprio dalla garanzia che strutture come la nostra possono erogare”.

Intanto la riforma regionale sui Confidi in Abruzzo ha già dato i suoi primi frutti, con la fusione di alcune strutture (a fine novembre si è aggiunto ad Intercredit anche il confidi di Confindustria Teramo), sebbene si stiano ancora aspettando i  finanziamenti adeguati.

“Proprio in questi giorni” conclude il presidente di Intercredit “la Regione sta definendo i regolamenti attuativi della nuova legge sui Confidi. Ciò dovrebbe produrre lo sblocco dei fondi in favore dei patrimoni e soprattutto le strategie circa l’abbattimento degli interessi passivi in favore dei vari settori di impresa. Per questo stiamo sollecitando gli uffici regionali a fare presto perché tale intervento può costituire un buon incentivo per la ripresa”.

 

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