E’ quanto afferma la Cna regionale, che esprime apprezzamento per l’ipotesi di riforma dei consorzi industriali voluta dall’assessore regionale alle Attività produttive, Alfredo Castiglione: un testo che nei prossimi giorni dovrebbe essere portato all’approvazione prima della Giunta regionale e poi del Consiglio.
Secondo la Cna, “tra i punti più negativi del vecchio sistema, ormai abbandonato dalla gran parte delle regioni d’Italia, la crescente disaffezione dei comuni abruzzesi: all’interno degli attuali consorzi se ne contano infatti appena 42 su un totale di 305. Molti enti locali – prosegue la nota della Cna – hanno infatti dato vita nel tempo a nuclei insediativi completamente autonomi, altri hanno scelto la strada dell’uscita dai consorzi super-indebitati, affidati a gestioni commissariali dai diversi governi regionali degli ultimi anni. Con il risultato di perdere del tutto una visione unitaria del territorio regionale e delle aree disponibili a insediamenti., e dunque con il rischio di perdere opportunità e tempo”.
Tra gli elementi positivi rappresentati dal nuovo testo di legge, a detta della confederazione artigiana presieduta da Italo Lupo, l’erogazione di servizi di qualità alle imprese, secondo una visione moderna ed efficiente. A quelli di natura più tradizionale (ciclo dell’acqua e dei rifiuti, manutenzione della viabilità) si affiancheranno infatti servizi a più alto contenuto innovativo, come quelli ambientali, per la gestione dell’energia, per il riciclaggio dei materiali. Secondo la Cna, “imperativo dell’assemblea regionale è adesso quello di approvare in fretta la riforma nei suoi diversi passaggi istituzionali: perché se è comprensibile la volontà di coinvolgere tutte le espressioni di maggioranza e opposizione nella discussione, non vorremmo che il senso della riforma venga vanificato da ragioni pretestuose, finendo nella palude dei giochi contrapposti. A tutto danno delle imprese, che attendono la riforma da anni”.