“Mentre il teramano” aggiunge “è stato rafforzato con le deleghe all’Ambiente e all’Energia, attribuite all’Assessore (esterno) Di Dalmazio e uomo di fiducia di Chiodi, il teatino ha ottenuto soltanto le deleghe alla Sicurezza alimentare e alla Veterinaria, la cui competenza è del Istituto Zooprofilattico e della Asl, quindi semplici deleghe residuali. Un problema, quindi, non solo di rappresentanza territoriale, che vede per l’ennesima volta umiliato il vastese attraverso l’esclusione dei suoi Consiglieri eletti dalla Giunta regionale, oltre che da quella provinciale, ma un problema tutto politico dovuto alla scarsa, per non dire nulla, attenzione alle esigenze e alle istanze di un intero territorio e del suo tessuto sociale, politico ed economico, da parte dei vertici regionali del PDL”.
Secondo il consigliere, considerato inizialmente il favorito su De Fanis, “il mini-rimpasto ha visto violate le più elementari regole politiche. A partire dalle quote riservate a Forza Italia (70%) e ad Alleanza Nazionale (30%) all’atto della costituzione del PDL, in quanto in provincia di Chieti ci sono soltanto uomini ex- Alleanza Nazionale a rappresentare il PDL negli organi esecutivi provinciali e regionali. La quota riservata a Forza Italia è stata totalmente disattesa, per il veto imposto dai due ex-colonnelli di An sulla mia figura di ex-forzista”.
Lo stesso Argirò, inoltre, cita le oltre 50 leggi licenziate dalla Commissione “Attività Produttive”, da lui presieduta, in due anni di lavoro. Bene, “neanche il lavoro ed il merito sono stati presi in considerazione per la formazione della nuova Giunta, in totale contrasto con quel concetto di meritocrazia tanto annunciato ma mai concretizzato dal Governatore Chiodi”. E aggiunge: il Coordinatore Regionale del PDL (l’attuale assessore Giuliante, ndr) mi ha chiesto per la seconda volta, dopo gennaio 2009, di dimettermi in cambio dell’assessorato per far subentrare in Consiglio regionale il primo dei non eletti, suo uomo di fiducia, attualmente Presidente di un importante Azienda Regionale. Una proposta da me rifiutata perchè rivolta solo alla mia persona e non anche agli altri Assessori, quindi ritenuta discriminatoria, in quanto non mi avrebbe permesso di poter essere libero di dissentire su eventuali azioni da me non condivise dell’attuale Governo Regionale”.
Una cosa è certa: la prossima settimana, il Consigliere Nicola Argirò sarà ricevuto a Roma dai vertici nazionali del PDL ai quali ha chiesto un incontro urgente per definire il ruolo e l’importanza del territorio vastese negli equilibri politici ed economici regionali. “L’obiettivo” spiega “è portare sul tavolo nazionale del partito d’Italia i problemi di un territorio, prima di tutto il lavoro e le emergenze occupazionali, nonché le opere infrastrutturali promesse dal Governatore Chiodi: in primis nuovo ospedale, arretramento SS16, collegamento ferroviario del porto di Vasto con le aree industriali di Vasto – San Salvo ed Auotoporto di San Salvo; opere e promesse che i vertici regionali del partito sembrano non voler prendere in alcun modo in considerazione, indebolendo, nei fatti, non soltanto il Vastese, ma lo stesso governo regionale e lo stesso Presidente Chiodi”.
Da questo incontro dipenderanno le future scelte politiche del Consigliere Regionale Nicola Argirò. E l’esito sarà “tutt’altro che scontato”.