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Stanziati 3,5 milioni di euro per l’acquisto della prima casa: il nuovo bando della Regione Abruzzo

Tre milioni e 500mila euro per l’acquisto, il recupero e la costruzione della prima casa. Lo prevede il nuovo bando della Regione Abruzzo destinato, in via prioritaria, alle giovani coppie. Il contributo viene concesso attraverso la forma “conto capitale” o conto interesse. Il nuovo bando è stato presentato questa mattina all’Aquila, dall’assessore regionale Angelo di Paolo e dal presidente della Fira Abruzzo, Rocco Micucci.

“E’ un’iniziativa attraverso la quale intendiamo creare nuove opportunità per le giovani coppie e riqualificare il tessuto urbano delle piccole realtà” ha spiegato Di Paolo. “Un contributo significativo, estremamente positivo che evidenzia il nostro impegno e la nostra attenzione su effettive necessità. Il bando è finalizzato solo a interventi destinati alla prima abitazione”.

La ripartizione percentuale della disponibilità prevede il 25% alle giovani coppie, il 5% alle cooperative e imprese e sulla disponibilità residua, 45% per interventi nei Comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti, 35% per interventi nei Comuni sismici, 20% per interventi nei rimanenti Comuni. Il costo dell’intervento deve essere massimo di 77.468,53 di euro, facendo riferimento al computo metrico o in caso di acquisto, all’atto di acquisto.

Saranno privilegiati i Comuni dichiarati sismici. La domanda dovrà essere indirizzata alla FIRA S.pA., Via Parini, Pescara a mezzo raccomandata andata e ritorno, entro e non oltre 60 giorni (fa fede il timbro postale) a partire dal 15° giorno successivo a quello della pubblicazione sul BURA del bando e dovrà essere redatta esclusivamente sui modelli allegati.

Passa per l’Abruzzo, inoltre, la riforma nazionale sui condomini, approvata oggi in Senato. Un tema che interessa la maggior parte delle famiglie abruzzesi e dunque di grande impatto concreto. Promotore del ddl, di cui è stato primo firmatario, è stato il senatore abruzzese del Pd Giovanni Legnini.

“Ci voleva più coraggio ma è un passo avanti. La disciplina del condominio non è adeguata, tanto da rendere necessaria l’integrazione con migliaia di interventi della giurisprudenza a fronte delle profonde trasformazioni della vita in condominio di questi decenni. La riforma era quindi attesa e necessaria e per questo siamo stati i primi a presentare un ddl, in gran parte accettato nel testo oggi approvato. Il condominio è stato il luogo dove si è formata la modernità, ma dove si sono anche sviluppati litigiosità ed egoismo. Per questo serviva un intervento, una seria riforma delle sue regole di funzionamento natura giuridica”.

Quella approvata, spiega il senatore abruzzese, “non è la migliore riforma, ma la riforma possibile, frutto di un confronto lungo e approfondito in Commissione. Ci voleva più coraggio in alcuni punti, in particolare su due emendamenti da noi presentati ed entrambi respinti, quali l’introduzione della capacità giuridica del condominio e le semplificazioni per l’istallazione di impianti di energie alternative sulle parti comuni degli edifici. Un miglioramento comunque c’é stato, anche perché il testo recepisce i ddl da noi presentati nelle ultime due legislature, oltre ad emendamenti e a proposte del Pd in commissione. Questo testo costituisce perciò un significativo passo avanti”.