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Asl Teramo, lettera di Casini a Chiodi: Pd presenta interrogazione

Teramo. L’ex manager dell’Asl di Teramo, Sabatino Casini, scrive a Gianni Chiodi e scoppia la polemica: i Consiglieri regionali del PD, Camillo D’Alessandro,Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca hanno presentato un’interrogazione al Presidente Chiodi per capire se le dichiarazioni dell’ex manager della Asl riportate dalla stampa fossero veritiere. E se la lettera fosse confermata il Pd vorrebbe sapere qual è la persona “in alto” a cui Casini avrebbe dovuto rivolgersi per ottenere l’incarico di manager della Asl di Teramo.


“Siamo alle solite – dicono i consiglieri regionali – altro che meritocrazia, lotta alle lobby e riconquista della fiducia dei cittadini abruzzesi. La lettera di Sabatino Casini dipinge un quadro fatto di raccomandazioni, di alti poteri forse estranei alla politica e di una sudditanza del centro-destra abruzzese alla corti extra-regionali. Chiodi ha gettato anche l’ultima maschera che gli era rimasta più che una casa di vetro, la sua gestione della Regione Abruzzo sembra quella della casa del Grande Fratello. Ti promettono il posto nella casa ma poi arriva un altro concorrente e di colpo ti rispediscono seduto tra il pubblico a fare lo spettatore”. Per i teramani Di Luca e Ruffini “le dichiarazioni del Casini sono di una gravità inaudita e sono oltremodo offensive per il difficile momento che affrontano gli abruzzesi. Dichiarazioni, quelle di Casini, che rappresentano un quadro di assoluta sudditanza della politica nei confronti di altri poteri forti, forse di lobby. Ieri era il giorno della bocciatura del modello Teramo oggi quella del modello Chiodi. Il presidente non controlla più il suo operato e neanche quello dei suoi collaboratori, per questo va in cerca di protettorati che decidano al suo posto”.
Secondo il Partito Democratico questa vicenda dimostrerebbe tre aspetti: Chiodi non è autonomo ma avrebbe bisogno di altri poteri la cui provenienza è ambigua e forse poco hanno a a che fare con la politica regionale. Ma allo stesso tempo sarebbe inaffidabile, come sottolinea lo stesso Casini, perché non ripeterebbe gli impegni presi e soprattutto non avrebbe rispetto per le istituzioni, anche perché con tutte le cariche che ricopre dovrebbe essere lui insieme alle altre rappresentanze democraticamente elette.