Abruzzo, diminuiscono le rapine in banca

ABIAbruzzo. Diminuiscono le rapine in banca in Abruzzo. Nei primi sei mesi del 2010, infatti, sono stati 14 i colpi allo sportello effettuati nella regione contro i 18 dello stesso periodo del 2009, con un calo del 22%. E’ questa la fotografia che emerge dai dati dell’Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, dai quali risulta anche un sensibile calo del fenomeno in tutte le province abruzzesi.

  Anche a livello nazionale, del resto, le rapine allo sportello hanno fatto segnare una sensibile diminuzione, passando da 883 nel primo semestre 2009 a 758 nel primo semestre 2010 (-14%).  In calo anche il cosiddetto indice di rischio, cioe’ il numero di rapine ogni 100 sportelli in Italia, che e’ passato da 5,1 a 4,5 il valore più basso registrato negli ultimi venti anni.  Sempre magro, inoltre, il bottino complessivo pari a 18 milioni di euro nei primi sei mesi del 2010, il 10,5% in meno dell’anno precedente (20,4 milioni). L’indagine Ossif sul primo semestre del 2010 e’ stata presentata oggi a Roma all’incontro col Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dedicato ai temi della sicurezza in banca. “Sul fronte della sicurezza e della lotta alla criminalità – ha detto il Presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari – molto e’ stato fatto ed Istituzioni e Forze dell’ordine hanno ottenuto risultati importanti. Parlando di criminalità però non si può mai abbassare la guardia e in questa lotta senza quartiere anche le banche fanno la loro parte, investendo ampie risorse nei sistemi di sicurezza a tutela di clienti e dipendenti e collaborando attivamente con le Forze dell’ordine. La riduzione delle rapine allo sportello, confermata dai dati sul primo semestre 2010 – ha aggiunto Mussari – rappresenta il risultato piu’ tangibile del grande lavoro fatto in questi anni per prevenire e contrastare il fenomeno, adottando sistemi di sicurezza sempre più evoluti e contribuendo alla riduzione dell’ampia circolazione di contante che ancora caratterizza il Paese”. Ecco, più nel dettaglio, cosa emerge dalla fotografia scattata da Ossif. Piu’ tecnologia e collaborazione con le Forze dell’ordine a difesa degli sportelli. Le banche italiane investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più sorvegliate e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce suggerimenti di Polizia e Carabinieri. Ma la collaborazione con le Forze dell’ordine per la sicurezza allo sportello non si ferma qui: in 95 province italiane, tra cui tutte quelle abruzzesi, infatti, e’ già operativo il Protocollo anticrimine firmato dall’Abi con le singole Prefetture. E’ operativo, inoltre, il gruppo di lavoro creato col Ministero dell’interno per migliorare la prevenzione attraverso lo scambio di dati e informazioni su furti e rapine. Anche grazie a queste iniziative, negli ultimi dieci anni le rapine in banca sono passate dal rappresentare l’8,5% del totale degli episodi criminosi al 4,9% (1998-2009). Tra il 2004 e il 2009, infine, la percentuale di rapine in cui si è’ giunti all’individuazione degli autori e’ passata dal 36% al 46%, grazie alla presenza in tutti gli sportelli di sistemi di ripresa.

 

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