Regione Abruzzo, il PD ‘rimanda’ la legge M5S per abolire doppi vitalizi

L’Aquila. Legge sulla abolizione del privilegio del doppio vitalizio per i consiglieri regionali? “Per la maggioranza meglio votarla dopo le elezioni. In sintesi è questo quello che è successo oggi al palazzo dell’Emiciclo durante il consiglio regionale”.

Lo ha dichiarato la consigliera M5S, Sara Marcozzi, ricordando che la legge è stata “votata all’unanimità in commissione, la proposta, che aveva visto, tra
l’altro, le esternazioni favorevoli del Presidente Di Nicola e del Consigliere Pietrucci sulle rispettive pagine Facebook, non ha visto la luce in aula. Prima, per voce di Camillo D’Alessandro, la maggioranza ha cincischiato per allungare i tempi per l’inserimento all’ordine del giorno della discussione in aula, poi hanno nicchiato chiedendo una sospensione, che doveva essere di 15 minuti ed è invece durata quasi un’ora, poi hanno pensato di poter sostituire l’eliminazione del vitalizio con una decurtazione del 50% dello stesso e alla fine hanno dato il meglio: hanno rimandato il tutto in commissione e a dopo le elezioni amministrative”.

“Stessa tecnica già utilizzata per la nostra proposta di legge sul dimezzamento degli stipendi! E, forse, questa volta, la legge che elimina l’ennesimo iniquo privilegio per la classe politica, è più comodo votarla dopo le elezioni, per non rischiare di compromettere il consenso elettorale degli abruzzesi prima delle elezioni con un voto contrario”, commenta Sara Marcozzi, prima firmataria della legge 5 stelle.

“È più forte di loro, non ce la fanno ad abolire i privilegi o a ripristinare un po’ di equità sociale. Noi pensiamo ai pensionati minimi, agli esodati della legge Fornero e a tutti i lavoratori abruzzesi che devono versare contributi per 40 anni o più prima di poter andare in pensione, spesso minima e al di sotto della soglia di povertà: certamente saranno indignati da questo comportamento da auto-conservazione della casta e di mantenimento del privilegio del doppio o terzo vitalizio (calcolando che ogni vitalizio può valere dai 25mila ai 65mila euro/anno) a fronte di pochi anni di contributi versati”.

D’ALESSANDRO SU RINVII DOPPI VITALIZI: ‘SAREMO NOI A TAGLIARLI CON UNA LEGGE DA APPROVARE A LUGLIO’

“Oggi in aula il Movimento Cinque Stelle non ha preso la parola sul consiglio straordinario dei trasporti ed ha abbandonato l’aula sulla legge sui servizi minimi – è quanto dichiara Camillo D’Alessandro – La propria esistenza in vita secondo loro si giustifica non sui problemi ma sulle norme spot, demagogiche, con il solo obiettivo di apparire fustigatori, moralizzatori, titolari di merito che non hanno. Io, ho rinunciato al vitalizio da consigliere regionale. Dunque non andrò in pensione con i soldi degli abruzzesi. Sempre io sono quello che nella scorsa legislatura ha proposto una norma dalla minoranza, votata dall’allora maggioranza, che ha abrogato per sempre i vitalizi dei consiglieri regionali. Ho rappresentato un Gruppo Consiliare nella scorsa legislatura, che ha definito il taglio delle indennità – e siccome l’allora maggioranza non approvava la legge- come Gruppo decidemmo di autoridurci l’indennità per finanziare il capitolo della povertà. Saremo sempre noi quelli che approveranno una legge pilastro nel dibattito pubblico regionale come quella sui vitalizi. Per queste ragioni – conclude D’Alessandro – abbiamo rinviato il provvedimento in prima commissione annunciando che entro luglio faremo la nostra proposta di legge rivedendo l’istituto del vitalizio.

Impostazioni privacy