Interventi sui Comuni fuori cratere: Pd presenta una proposta di legge

camillo_d_alessandroIl Partito Democratico ha presentato questa mattina in Consiglio Regionale la proposta di Legge avente per oggetto Interventi in favore dei comuni della Regione Abruzzo colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 e non rientrati nell’area del cratere. Questa proposta è pensata per disciplinare interventi a favore di quei  Comuni che pur avendo subito gravi danni a causa del terremoto non rientrano nel cratere e, quindi, sono stati esclusi da ogni tipo di sostegno nella gestione del post terremoto.

La proposta avanzata dal Pd, frutto di incontri con i sindaci sia di centro destra che di centro sinistra, era rimasta  inevasa in commissione, dove giaceva da più di due mesi senza che nessuno prendesse decisioni in merito. Ciò ne ha determinato la richiesta di iscrizione all’ordine del giorno in consiglio regionale. A sostegno della proposta erano presenti in forma ufficiale, indossando la fascia tricolore, circa cinquanta sindaci.

“La maggioranza” ha detto Camillo D’Alessandro capo gruppo Pd in consiglio Regionale “è venuta in aula senza cognizione di causa alcuna, ne idea in merito per risolvere i disagi e problematiche che i sindaci di quei comuni affrontano da 19 mesi or sono. Così, con la nostra iniziativa,  li abbiamo costretti a sospendere i lavori del Consiglio per ascoltare i sindaci e di conseguenza a calendarizzare, con carattere d’urgenza,  la discussione della Legge in commissione, chiedendo anche che ai lavori fossero autorizzati a prendere parte le rappresentanze dei Comuni e dell’ANCI, che ad oggi non erano mai stati neanche convocati. Tutto ciò è vergognoso, Chiodi e la sua maggioranza dimostrano di non essere in grado di governare”

“Stiamo parlando” osserva il consigliere regionale Giuseppe Di Pancrazio “di 52 Comuni delle province di Pescara, Teramo e L’Aquila. Stiamo parlando di gravi danni subiti da queste comunità sia ad edifici pubblici che privati. Ovvero di abitazioni, scuole, esercizi commerciali, imprese. Con la Legge da  noi proposta, chiediamo il riconoscimento del rapporto causa-effetto, ovvero terremoto-danni  nei comuni fuori cratere. Perché solo così si possono programmare interventi di sostegno a quelle comunità. L’alternativa per quei territori sarebbe l’abbandono, ovvero lo stato in cui hanno vissuto dal 6 aprile 2009 ad ora”.

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