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Salvataggio banche e bail-in: Tar chiede a Bankitalia di integrare documentazione

Il Tar del Lazio vuole vederci chiaro sulla legge che ha introdotto il bail-in nel nostro paese e sul salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife e, con una clamorosa ordinanza, ha accolto le richieste del Codacons imponendo a Bankitalia di depositare entro 30 giorni una serie di atti e documenti.

 

 

 

Ne dà notizia il Codacons, promotore del ricorso al Tar contro i provvedimenti di Banca d’Italia che hanno portato al salvataggio dei 4 istituti di credito e all’azzeramento del valore delle obbligazioni subordinate.

 

 

 

 

Scrive la Sezione Seconda Quater del Tar (Pres. Leonardo Pasanisi, Rel. Cecilia Altavista) nella sua ordinanza:

“ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. n. 180 del 16 novembre 2015, la “valutazione” delle attività e delle passività dei soggetti sottoposti a procedura di risoluzione (effettuata su incarico della Banca d’Italia da un esperto indipendente) è configurata quale presupposto per l’avvio della risoluzione o per la riduzione e conversione di azioni;

– che, ai sensi dell’art. 25 del d.lgs. 180 del 2015, qualora sussistano motivi di urgenza, l’avvio della procedura può essere disposto sulla base di una valutazione “provvisoria”, la quale deve essere seguita, non appena possibile, da una valutazione “definitiva” […] alla luce delle richiamate disposizioni normative, la valutazione definitiva costituisce un elemento fondamentale dell’intera procedura e non può pertanto rimanere estranea al giudizio eventualmente proposto nei confronti di atti emanati sulla base della sola valutazione provvisoria; RILEVATO che nella presente fattispecie l’avvio della risoluzione è stato disposto sulla base di una valutazione provvisoria e che agli atti di causa non è stata ancora acquisita la valutazione definitiva successivamente intervenuta; RAVVISATA, pertanto, la necessità che la Banca d’Italia depositi entro il termine di trenta giorni dalla comunicazione o dalla notificazione, se anteriore, della presente ordinanza l’atto di valutazione definitiva relativo alla procedura oggetto di causa, unitamente ad una relazione integrativa circa lo stato del procedimento successivo alla valutazione definitiva, comprensivo di eventuali sopravvenienze, in particolare anche con riferimento ai profili di cui all’art. 88 del menzionato decreto legislativo”.

“Una decisione molto importante perché dimostra che i giudici vogliono andare fino in fondo e vederci chiaro sul bail-in – commenta il presidente Carlo Rienzi – I risparmiatori italiani, grazie all’iniziativa del Codacons, unica associazione che ha intrapreso la strada dei ricorsi legali contro il salvataggio delle 4 banche, possono ancora sperare di veder riconosciuti i propri diritti e ottenere il rimborso totale delle obbligazioni azzerate. Invitiamo intanto tutti gli obbligazionisti coinvolti nel caso a scaricare dal sito www.codacons.it i moduli per aderire alle azioni risarcitorie lanciate dalla nostra associazione” – conclude Rienzi.