Tangenti ricostruzione L’Aquila: il gip conferme le misure cautelari. Ezio Stati in sciopero della fame

stati_daniela3L’Aquila. Il Gip del Tribunale de L’Aquila Marco Billi, ha deciso per respingere le richieste di scarcerazione e di revoca delle misure restrittive delle quattro persone coinvolte nell’inchiesta per corruzione sui lavori del post-terremoto.

 

Le misure cautelari, confermate prima dal pm e poi dal gip riguardano: Ezio Stati, ex amministratore regionale della Dc e di Forza Italia, di Vincenzo Angeloni, ex parlamentare che si trovano in carcere, Marco Buzzelli, compagno del dimissionario assessore regionale di Forza Italia Daniela Stati, figlia di Ezio, e Sabatino Stornelli, manager di Finmeccanica, che si trovano agli arresti domiciliari. Ieri il Pm Antonella Picardi aveva a sua volta espresso parere negativo alla richiesta di revoca delle misure cautelari. Per la Stati, invece, non c’è stato nessun pronunciamento, in quanto le dimissioni dalla carica di assessore regionale (gestiva le deleghe alla Protezione civile e ambiente), ma misura cautelare dell’interdizione ai pubblici uffici è venuta meno. L’ accusa ipotizza che Daniela Stati  abbia fatto inserire a fronte di regalie, come un diamante ad esempio, la società regionale Abruzzo Engineering in un’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri per gli appalti della ricostruzione. Nel frattempo, Enzo Stati ha iniziato in carcere uno sciopero della fame, in segno di protesta per il provvedimento cautelare emesso nei suoi confronti.

La difesa presenta ricorso. L’avvocato Antonio Milo del Foro di Avezzano ha immediatamente presentato ricorso questa mattina al Tribunale del Riesame contro la decisione del Gip de L’Aquila Marco Billi che ha respinto le istanze di revoca delle misure cautelari emesse nei confronti di quattro sui cinque indagati nell’inchiesta su presunte tangenti negli appalti per la ricostruzione post-terremoto in Abruzzo. “Non ci fermeremo – ha detto Milo – ma andremo avanti convinti dell’innocenza degli indagati che sono estranei ai fatti. Invito la magistratura – ha proseguito – a chiarire in tempi rapidi il processo perché c’e’ in ballo la vita della gente”. Secondo il legale il “Riesame” potrebbe fissare già domani la data di discussione del ricorso.

 

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