Legge sul commercio: stabilita interpretazone autentica su aperture domenicali

maurizio_acerboPescara. Illustrata questa mattina, in conferenza stampa tenuta dal consigliere regionale di Rifondazione Maurizio Acerbo, l’interpretazione autentica che il Consiglio Regionale ha adottato sulla legge sul commercio per la regolamentazione delle aperture domenicali degli esercizi, in particolare dei centri commerciali.

“In occasione dell’approvazione a maggio della nuova legge sul commercio che ha portato a 40 + 4 il numero delle aperture domenicali e festive consentite abbiamo imposto all’attenzione le condizioni di sfruttamento dei lavoratori della grande distribuzione”, ha dichiarato Acerbo, “con una lunga battaglia ostruzionistica abbiamo ottenuto che nella legge fossero inserite delle norme per contemperare l’aumento delle aperture con i diritti dei lavoratori e la tutela del piccolo commercio. Purtroppo abbiamo dovuto constatare che i sindaci e i centri commerciali hanno interpretato la legge in maniera molto discutibile”.
La legge infatti prevede che i centri commerciali debbano osservare una giornata di chiusura infrasettimanale per ogni apertura domenicale o festiva, che i dipendenti non possano essere costretti a lavorare più del 50% delle domeniche, che i centri commerciali debbano concertare le aperture con sindacati e organizzazioni di categoria. “Invece si è verificato soltanto l’aumento delle aperture domenicali!”, denuncia il consigliere Prc che insieme al consigliere Antonio Saia del PdCI, ha presentato nella seduta del Consiglio Regionale di martedì scorso una norma di interpretazione autentica della legge regionale sul commercio. Tecnicamente, una legge di interpretazione autentica viene approvata dal legislatore, in questo caso il Consiglio Regionale, per scegliere quale, fra le possibili interpretazioni di una o più disposizioni, sia da considerare espressione della volontà del legisltatore.Inoltre, l’interpretazione autentica è retroattiva, dispiega i suoi effetti dal momento in cui la legge oggetto di interpretazione è entrata in vigore e soprattutto soddisfa un’esigenza di certezza del diritto rendendo impossibile interpretare una norma in maniera diversa.
“La norma di interpretazione autentica approvata martedì è inequivocabile”, conclude Acerbo, “non si apre la domenica senza prima aver concordato la chiusura di una corrispondente giornata infrasettimanale e senza aver garantito la turnazione dei dipendenti che non possono lavorare più del 50% delle domeniche e dei giorni festivi. Questo significa che quasi tutte le ordinanze sindacali emanate in queste settimane sono illegittime e vanno ritirate. Se i centri commerciali e i sindaci non rispetteranno le regole si potrà facilmente adire le vie legali. E non mancheremo di farlo”.

Daniele Galli

 

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