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Regione Abruzzo, Ambiti Sociali. Anticipata tranche di 4,6 milioni di euro

L’Aquila. L’assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti, scrive agli Ambiti Sociali annunciando l’anticipo della ripartizione di una prima tranche di 4,6 milioni di euro del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e di 3,2 milioni di euro di fondi per la non autosufficienza.

Le prime risorse sono state, infatti, sbloccate il 13 luglio dal Ministero del Welfare e saranno destinate dalla giunta regionale già il 19 luglio come cofinanziamento della quarta annualità dei piani di zona dei servizi sociali degli Ambiti Sociali. Le risorse saranno nella disponibilità degli Ambiti entro 30 giorni.

I fondi per la non autosufficienza sono, invece, l’acconto del 50% destinato agli Ambiti Sociali. Saranno erogati completamente entro settembre. “Siamo consci delle esigenze del territorio” commenta in merito Gatti “e delle difficoltà conseguenti alle importanti riduzioni statali ai fondi per il sociale per questo la nostra azione è stata diretta a consentire, in accordo con tutte le regioni italiane, che il Governo nazionale riducesse il taglio della quota abruzzese del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali nel 2010″.

Una corsia preferenziale, secondo l’assessore, segno di grande attenzione per la Regione nonostante la riduzione delle risorse, che in 5 anni sono passate per l’Abruzzo da oltre 18 a meno di 10 milioni di euro. “Da qui anche la nostra azione politica che consentirà di utilizzare parte dei fondi FAS, ben 16 milioni di euro, proprio per le politiche sociali” sottolinea Gatti. “Per quanto riguarda il nuovo Piano Sociale ho convocato le parti sociali per il 13 agosto per la concertazione sulle linee guida. In questo clima di oggettiva difficoltà, imposta dalla riduzione delle risorse e dalla totale e acclarata assenza di fondi regionali per il sociale, premia solo la chiarezza e la lealtà dei rapporti fra Istituzioni. Alimentare proteste e polemiche strumentali” conclude l’assessore “senza offrire soluzioni alternative, perché di fatto inesistenti, è un cattivo servizio che si rende ai cittadini. Noi proseguiamo sulla strada della franca collaborazione con i territori, consci che il tempo delle elargizioni di fondi senza criteri di selezione è terminata”.