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Piano Operativo Sanitario, Costantini (IdV): “Uno scandalo senza precedenti”

“La procedura adottata dal presidente Gianni Chiodi, che ha divulgato il testo del Piano Operativo 2010 solo pochi giorni prima della sua consegna al Governo, costituisce uno scandalo senza precedenti”. Carlo Costantini, capogruppo d’opposizione in Regione, attacca duramente il governatore dell’Abruzzo, relativamente al Piano Sanitario.

Mai si era conosciuta una simile arroganza” scrive il consigliere regionale “che conferma le preoccupazioni di chi, come l’Italia dei Valori, da mesi denuncia che le scelte più significative sul futuro dell’Abruzzo si fanno ormai dentro qualche stanza di qualche ufficio romano (speriamo almeno non le stesse nelle quali si riunisce la P3)”.

In merito al Piano Operativo, “tutti hanno la consapevolezza di dover operare una riduzione dei costi, ma proprio quelli che hanno questa consapevolezza non possono essere privati del diritto/dovere di esercitare le prerogative che gli elettori gli hanno affidato”.

Secondo Costantini, il Piano può essere sensibilmente migliorato, lasciando invariati gli obiettivi di risanamento. “Ad esempio il sistema delle consulenze e degli incarichi, che Chiodi ben conosce per averne beneficiato negli anni passati come libero professionista, produce costi decine di volte superiori ai risparmi che produce la chiusura di un piccolo ospedale. Perché, allora, si è deciso di tagliare solo da una parte e non da altre?”.

Il gruppo regionale dell’Italia dei Valori, insieme ai rappresentanti di tutte le forze politiche del centrosinistra, ha appena depositato la richiesta di convocazione urgente di un Consiglio Regionale straordinario sul Piano Operativo 2010 e sulla sanità in Abruzzo.

“Andremo in Consiglio con proposte operative, concrete e capaci di garantire gli obiettivi di risanamento, ma anche di continuare ad assicurare l’erogazione di servizi essenziali ad una popolazione ormai stremata dalle liste di attesa e dalle inefficienze del sistema. Ritengo doveroso per Chiodi sospendere almeno di qualche giorno la consegna del Piano Operativo al Governo, quantomeno per il tempo necessario a consentire che il Consiglio Regionale si esprima. Un tempo strettissimo, considerato che la prossima seduta è già fissata per il 27 luglio. Una settimana per consentire al Consiglio Regionale di elaborare e presentare le proprie controdeduzioni non può essere negato da chi ha impiegato quasi un anno per redigerlo. In caso contrario, vorrà dire che il Piano è già stato blindato dal Governo, che forse è stato scritto direttamente dal Governo e che Chiodi si è impegnato a non modificare in alcuna parte. Sarebbe tuttavia la morte della democrazia in Abruzzo, che il Presidente del Consiglio Regionale Pagano potrebbe contribuire ad evitare, facendo sentire la propria voce, a difesa delle prerogative politiche e di rappresentanza democratica ed elettiva dei cittadini dell’assemblea elettiva che presiede”.