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Fermo biologico, scoppia in Abruzzo la polemica sui rimborsi. Squeo (Federpesca): “L’assessore Febbo già all’opera”

Giulianova. La marineria abruzzese è in piena agitazione. Il problema è relativo ai compensi che i pescatori dello strascico dovrebbero percepire durante il fermo biologico. Solo per l’Abruzzo il fermo obbligatorio dell’attività di pesca a strascico è stato fissato per settembre, mentre per tutti gli altri compartimenti il riposo delle attività avverrà tradizionalmente ad agosto. Per le marinerie abruzzesi i compensi sono molto inferiori rispetto alle regioni Sicilia e Puglia. “In questo caso il rimborso è praticamente pari al doppio rispetto a quello per la categoria abruzzese”, spiega Walter Squeo responsabile regionale della Federpesca, “Ma la questione che emerge e che più fa indignare è che la maggior parte della flotta pugliese pesca in Abruzzo, quindi oltre il danno anche la beffa! Tutto ciò avviene in base all’applicazione delle tabelle per obiettivi di convergenza dettati dai regolamenti comunitari, che come al solito favoriscono le regione del Sud”.

Squeo sottolinea comunque l’impegno dell’assessore regionale alle attività produttive Mauro Febbo che si è subito messo in azione, inviando una nota al ministro Galan auspicandosi che si sia trattato di un mero errore.
“So che l’assessore Febbo”, prosegue il responsabile della Federpesca, “ha sollecitato i tempi di rettifica della tabella di pagamento del fermo. Contestualmente anche Federpesca si è mobilitata per risolvere questa problematica. Non c’è bisogno di spendere altre parole in merito, in quanto la situazione si spiega abbondantemente da sola portando con sé una grande irritazione da parte di tutta la marineria locale. Noi speriamo che tale disguido possa risolversi in tempi brevi evitando forme di protesta molto incisive da parte dei nostri armatori”.