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D’Alfonso incontra Alberto Mina: obiettivo decollo del turismo abruzzese (FOTO)

Pescara. Conferire una strategia di alto livello al “disegno di collocazione turistica dell’Abruzzo”, con la finalità di offrire alla regione un “carattere definibile e riconoscibile sul mercato italiano e straniero.

E’ l’obiettivo che il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha indicato nel corso di un incontro con Alberto Mina, direttore relazioni Esterne di Expo, dal quale ha ottenuto la disponibilità a collaborare per la definizione di un dossier turismo che, come ha chiesto il presidente D’Alfonso, punti ai tre capisaldi della istituzionalizzazione dell’iniziativa “Abruzzo open day”, della ricerca dei caratteri identitari e unici della regione, della valorizzazione del segmento enogastronomico e del patrimonio naturalistico.

Nel corso dell’incontro si è valutata la possibilità di agganciare l’Abruzzo al marchio Italia, a selezionare uno o due eventi che diano luogo ad una “eredità permanente” e a strutturare una “sorgente narrativa” in grado di raccontare l’Abruzzo.

Di precipua importanza, nell’ottica di fronteggiare l’alta competizione del mercato, va tenuta in considerazione l’ipotesi di un’alleanza interregionale.

Il Presidente ha dichiarato di “voler elevare l’ambizione degli operatori privati” ai quali sarà chiesta una condivisione e partecipazione attiva, ma anche di voler individuare una governance pubblica che funga da raccordo forte e dia impulso programmatico, anche ai fini della individuazione delle risorse da mettere in campo per il decollo dell’Abruzzo turistico sul mercato nazionale e internazionale. Secondo le stime del settore Turismo della Regione, in Abruzzo il Pil turistico pesa per otto punti percentuali, ed ogni punto equivale a 250 mila euro.

Sono 45 mila le imprese attive nel settore agro-turistico mentre 2400 strutture ricettive garantiscono 109 mila posti letto. Dopo la pesante battuta d’arresto post terremoto, è in crescita il dato delle presenze turistiche, anche se il numero dei turisti stranieri, pari al 13 per cento, dato destinato sicuramente a migliorare, secondo le attese della Regione.