Avezzano. ‘Presenterò un’ interrogazione parlamentare, per chiedere conto degli aumenti autostradali che si sono registrati a inizio anno sulle tratte A24 e A25.
Puntuali, ad ogni inizio anno, sono scattati gli aumenti autostradali. L’ennesima stangata che penalizza pendolari e viaggiatori’.
Lo afferma la senatrice Stefania Pezzopane.
‘Già un anno fa presentai un’interrogazione all’allora Ministro dei Trasporti, per chiedere conto degli aumenti spropositati sulle tratte abruzzesi. Torno a riformulare una nuova interrogazione per chiarire i motivi legati a questo ulteriore rincaro, dopo quelli dell’anno precedente e quali misure il governo intende mettere in atto per calmierare i rincari. E’ necessario adottare sconti o abbonamenti per i tanti pendolari che si spostano lungo la rete autostradale per motivi di lavoro o di studio.
Inoltro torno a sollecitare il governo a convocare un tavolo di confronto istituzionale, a cui un anno fa l’allora vice ministro Nencini fece riferimento, rispondendo alla mia interrogazione, per rivedere sia le normative vigenti sia le stesse convenzioni con le concessionarie autostradali per una modifica, anche parziale, delle stesse’.
“Il rincaro dei pedaggi sulla rete autostradale A24-A25 penalizza duramente l’utenza e mette a rischio la ripresa e la competitività dell’economia regionale”. Lo dichiara la deputata abruzzese del Pd, Vittoria D’Incecco, che sulla vicenda legata all’ennesimo aumento delle tariffe autostradali presenterà un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio.
“Si tratta – prosegue – di un salasso che ogni anno puntualmente colpisce gli utenti delle due tratte autostradali. Gli aumenti, infatti, avranno ricadute negative sul potere d’acquisto della popolazione. Non solo ci saranno ripercussioni sul reddito dei viaggiatori e dei pendolari, ma in generale tutti i cittadini sentiranno il peso dei rincari delle merci che vengono trasportate sulle autostrade.
Alla luce di questa situazione – conclude la deputata – intendo sollecitare l’intervento del Ministro affinché adotti le iniziative necessarie per la revoca di tali aumenti e per evitare che gli stessi si ripetano in futuro”.
“Ormai è diventato un dazio – salatissimo oltretutto – per entrare ed uscire dall’Abruzzo interno, una “tassa” che si ripercuote sul turismo, sulle autolinee e sul trasposto delle merci. Si, perché nessuna regione d’Italia ha un rincaro così alto per il pedaggio autostradale ma sembra costretta a tacere per un accordo trasversale tra gestori e politica”.
Non usa mezzi termini il Capogruppo del Gruppo Consiliare ‘Noi con Salvini’ Emanuele Imprudente che punta il dito soprattutto sul silenzio assordante del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico – se non per l’unica presenza della senatrice Pezzopane e della deputata D’Incecco.
“Il Presidente della Regione – prosegue Imprudente – che conosce benissimo la materia in quanto è un dirigente ANAS avrebbe dovuto per tempo intervenire con fermezza per scongiurare aumenti. L’utenza della provincia dell’Aquila non ha alternative per gli spostamenti se non quelli autostradali e obbligare chi lavora ad esempio a Teramo a pagare 10,80 € al giorno – oltre 200 € euro mese – più la benzina, significa devolvere alla famiglia Toto quasi un quinto dello stipendio medio di un lavoratore pendolare abruzzese”.
“Diversamente da altri comuni interessati dai rincari – come ha fatto il sindaco di Subiaco – in Abruzzo nessun amministratore ha tentato un ricorso contro il caro pedaggi, perché questo silenzio? Quali e quanti interessi sono mossi dal gestore dei tratti autostradali? La politica – prosegue l’esponente di Noi con Salvini – soprattutto quella dell’Abruzzo ‘Facile e Veloce’, smetta di essere servile con i poteri forti e si riprenda il ruolo di garante degli interessi dell’intera comunità. Da parte nostra chiediamo che vengano immediatamente congelate le tariffe e che il Ministero delle Infrastrutture riveda i termini della concessione”.
“E’ un altro duro colpo alla già traballante economia abruzzese che rischia di perdere ulteriore competitivita’ rispetto alle regioni limitrofe”.
Così il presidente della Confcommercio di Pescara, Franco Danelli, sull’aumento dei pedaggi sulle autostrade A24 e A25.
“Si tratta – prosegue Danelli – di un rincaro che non si giustifica in alcun modo in considerazione degli scarsi servizi assicurati sulle tratte in questione e del fatto che in tutta Italia solo poche tratte sono state soggette ad aumenti. Occorre ritirare il provvedimento e rielaborare le tariffe in base alla reale offerta di servizi, tra le più scarse d’Italia, che chiunque può riscontrare sulle tratte A24 e A25.
Basti pensare al fatto che, oltre alla carente manutenzione, occorre percorrere oltre cento chilometri partendo da Pescara per incontrare una stazione di servizio dove fare rifornimento e usufruire dei servizi igienici. Alla luce di questa situazione, ci saremmo aspettati non solo il blocco delle tariffe ma addirittura una riduzione delle stesse anche in considerazione dei costanti disservizi che si incontrano proprio sulle due tratte.
E non ci vengano a dire – conclude il presidente della Confcommercio – che gli aumenti sono ancora destinati a finanziare i lavori delle complanari romane, in quanto tali opere devono essere a carico del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio, e non certo degli utenti abruzzesi”.