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La nuova mappa delle comunità montane in Abruzzo

Il Consiglio Regionale ha recepito la delibera approvata dalla Giunta regionale per il riordino delle Comunità montane, presentata dall’assessore agli Enti locali Carlo Masci. Secondo la nuova mappa delle Comunità montane, cinque ricadono nella provincia dell’Aquila, tre nella provincia di Chieti, due nella provincia di Teramo e una nella provincia di Pescara.

Escono dalle Comunità montane, secondo la precedente formulazione, diversi comuni tra cui Avezzano, Atessa, Popoli, Manoppello e Scafa.

Le nuove Comunità montane sono “Montagna dell’Aquila” che comprende 27 comuni e assorbe le vecchie Comunità montane “Amiternina” e “Campo Imperatore”; “Sirentina” che ingloba i comuni di Ocre e San Benedetto in Perillis; “Montagna Marsicana” che comprende 33 comuni e assorbe le Comunità montane “Valle del Giovenco”, “Marsica 1” e “Valle Roveto”; “Peligna” che comprende 16 comuni; “Alto Sangro-Piano delle Cinquemiglia” comprende 13 comuni; “Montagna Pescarese” che comprende 24 comuni e assorbe la “Vestina” e “Maiella-Morrone”; “Gran Sasso” che comprende 10 comuni includendo il comune di Arsita; “Laga” composta da 6 comuni; “Maielletta” composta da 7 comuni; “Aventino” composta da 10 comuni con l’esclusione del comune di Pennadomo; “Montagna Vastese” che comprende 20 comuni e assorbe alcuni piccoli comuni che in precedenza facevano parte delle Comunità “Valsangro”, “Medio Vastese” e “Alto Vastese”.

“Si tratta di un importante processo di razionalizzazione” ha detto Masci “che guarda al contenimento della spesa e soprattutto ai servizi che questi enti intermenti possono assicurare ai comuni montani. Abbiamo fissato parametri e criteri che danno importanza e sostanza alle nuove Comunità; un processo burocratico attento, portato avanti in continuità con la proposta di riordino presentata nella precedente legislatura. Sono convinto che questo nuovo riordino, portato avanti insieme all’Uncem, va nella direzione voluta dai comuni permettendo una razionalizzazione dei servizi e un migliore reperimento delle risorse”.

Per quanto riguarda il personale delle Comunità montane soppresse o accorpate, Masci ha confermato che “esso verrà ricollocato, ove possibile, nelle nuove Comunità montane oppure negli altri enti locali regionali”.

“La politica regionale continua ad occuparsi della forma e ad ignorare la sostanza”. E’ il commento di Carlo Costantini, capogruppo IdV in Consiglio regionale d’Abruzzo, dopo il voto contrario dell’Italia dei Valori al provvedimento sulla ridelimitazione degli ambiti territoriali delle Comunità montane.

“La forma è nei nuovi assetti delle Comunità montane abruzzesi. La sostanza è che non ci sono i soldi neppure per coprirne le spese di funzionamento. Il buon padre di famiglia in questo contesto, deciderebbe di sopprimerle e di destinare tutte le risorse direttamente ai Comuni perché le utilizzino tutte a favore della montagna, delle sue attività economiche, dei cittadini che ci vivono. Da qui il voto contro e continuerà a votare contro qualsiasi proposta destinata a riservare anche un solo euro a spese amministrative e di funzionamento ed a sottrarlo, conseguentemente, ai cittadini ed alle imprese che nei territori montani vivono ed operano”.