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Petrolio Abruzzo: a rischio il 51% del territorio. Chiesto intervento degli Enti locali

Il 51,07% di territorio abruzzese è interessato da richieste o concessioni di ricerca, estrazione o stoccaggio di idrocarburi. Questo il dato che viene fuori dallo studio prodotto da WWF e Legambiente. Nella battaglia contro le petrolizzazione dell’Abruzzo il Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni ha sottolineato il ruolo degli Enti locali nella lotta ai giacimenti petroliferi abruzzesi, criticando l’immobilismo della Regione Abruzzo.
“Come ricorderete – si legge nella nota – Emergenza Ambiente Abruzzo lo scorso 15 maggio scorso, con una lettera inviata a tutti i consiglieri regionali, aveva sollecitato l’apertura di un dibattito sul problema e i rischi di una petrolizzazione in Abruzzo. Il silenzio di fatto della Regione, al di là di proclami televisivi e a mezzo stampa che lasciano il tempo che trovano, è ormai insostenibile e incompatibile con la gravità di una situazione che richiede di essere decisamente affrontata. Tale appello – continua il Comitato – è stato accolto con una richiesta, primo firmatario Acerbo, e firmata da numerosi consiglieri della maggioranza e dell’opposizione, di una convocazione straordinaria su quest’unico problema che avverrà mercoledi prossimo 23 giugno presso la sede del Consiglio regionale in via Iacobucci, 4 a L’Aquila.”
Il Comitato ha ribadito come le manifestazioni di S.Vito Chietino e  di Lanciano, con centinaia di partecipanti, hanno definitivamente mostrato che il problema della petrolizzazione dell’Abruzzo coinvolge tutti al di là delle ideologie e dei colori politici.  Infatti a Lanciano, sul palco, assieme al Presidente della Provincia di Chieti, erano presenti decine di sindaci del chietino sia di centrodestra che di centrosinistra.
“In provincia di Teramo – ha concluso il Comitato –  dobbiamo purtroppo constatare che il livello di mobilitazione e di responsabilizzazione delle amministrazioni locali su questo problema, nonostante le numerose prese di posizione e gli Ordine del Giorno votati, non è ancora adeguato alle aspettative e alle preoccupazioni dei cittadini che a migliaia hanno risposto alla nostra petizione contro la deriva petrolifera”.
Il comitato, dopo l’allarme lanciato da WWF e Legambiente sulle mancate tutele delle leggi regionali sul tema dell’ubicazione dei pozzi petroliferi, sarà presente alla riunione del Consiglio Regionale di mercoledì 23 giugno ed invita tutti i cittadini a sostenere, con la propria presenza, la lotta contro la petrolizzazione del territorio abruzzese.
Nel frattempo oggi pomeriggio presso il circolo culturale l’Officina, in collaborazione con il Comitato Abruzzese Difesa dei Beni Comuni, si terrà un incontro dibattito sulle autorizzazioni per la ricerca petrolifera e l’estrazione della stessa.
“A causa dell’approvazione del Decreto Legge 1195-b che accentra – si legge in una nota – tutte le scelte energetiche, togliendo di fatto le competenze di valutazione territoriali, sentiamo doveroso contribuire alla divulgazione d’informazione per permettere una maturazione e una consapevolezza tra la cittadinanza”.
Il Dibattito sarà seguito dalla proiezione del cortometraggio “Viaggio nei paesi dell’ormai” realizzato dall’associazione Nuovo Senso Civico.