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Regione Abruzzo, sciolto Consiglio per mancanza numero legale. D’Alessandro (Pd):”Siamo allo sfascio”

L’Aquila. “Fino a quando dobbiamo assistere a questo spettacolo indecente? Stiamo allo sfascio”. È il commento di Camillo D’Alessandro, capogruppo Pd alla Regione Abruzzo, che lamenta quanto accaduto oggi in Consiglio regionale. Stando, infatti, a quanto raccontato da D’Alessandro, anche oggi il Consiglio sarebbe stato sciolto per la mancanza del numero legale da parte della maggioranza.

“Medesima situazione si era verificata 15 giorni fa, nella precedente seduta” spiega il capogruppo. “Il Consiglio, dopo le interrogazioni ed un provvedimento legislativo approvato, è stato presieduto dal vicepresidente di minoranza Giovanni D’Amico, perché erano assenti presidente e vicepresidente del Consiglio di maggioranza (Pagano e De Matteis). Ancora una volta la maggioranza si scioglie al sole delle proprie divisioni interne, più che granitica la maggioranza è diventata di “granita”, si scioglie, si è liquefatta. Per il secondo Consiglio regionale consecutivo, dopo solo qualche ora di lavoro, la maggioranza non ha il numero legale ed il Consiglio viene sciolto, tutto rinviato, per il centrodestra l’Abruzzo può attendere i loro comodi”.

D’Alessandro racconta che, per la seconda volta, il governatore Chiodi non sarebbe andato in aula a causa di impegni istituzionali, “ma che” sottolinea il capogruppo Pd “comunque non nascondono la verità di una maggioranza divisa e capace solo di partorire provvedimenti per qualcuno. Dopo la legge sui tre casotti, oggi hanno approvato in aula la legge sui tre recinti, sempre di stabilimenti balneari non in regola, ma che con la legge approvata vengono sanati. Queste sono le priorità dell’Abruzzo. Far mancare il numero legale significa sperperare danaro pubblico, significa  improduttività, non fare il proprio lavoro, significa essere inadeguati, casuali, incapaci. Hanno confuso il Consiglio regionale per una allegra scampagnata e l’Abruzzo muore, ma a loro non importa, chi se ne “frega”. Fino a quando dobbiamo assistere a questo spettacolo indecente? Stiamo allo sfascio”.