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Chiodi presenta la “mini-manovra” da 26 milioni di euro

Ventisei milioni e 200 mila euro. A tanto ammonta la variazione di bilancio che la Giunta regionale presenterà in Consiglio per l’approvazione. Una “mini manovra” illustrata questa mattina dal presidente della Regione Gianni Chiodi, e dagli assessori Angelo Di Paolo e Giandonato Morra. “La variazione” ha spiegato il governatore “ha il pieno consenso di tutte le forze di maggioranza e si muove su due direttrici finanziarie: i 10 milioni di euro in entrata frutto delle donazioni effettuate dai cittadini sul conto corrente della Regione Abruzzo e i fondi Docup 2000-2006, che andranno a coprire spese obbligatorie”.

Sulla prima entrata il presidente della Regione è stato chiaro. “I 10 milioni di euro verranno collocati su un capitolo di bilancio che rimane congelato e che sarà di esclusiva competenza del presidente. La destinazione sarà solo per le zone colpite dal sisma per scopi importanti e nobili“.

Per quanto riguarda poi i fondi Docup 2000-2006, ammontano a 16 milioni 200 mila euro. “Il 76% (12 milioni 369 mila euro) di questa somma andrà a coprire spese obbligatorie, il restante 24% (3 milioni 830 mila euro) in favore di settori in crisi, come cultura, sociale e edilizia di culto“.

Nel dettaglio delle cifre, tra le più rilevanti spiccano: 850 mila euro per il funzionamento dell’Arssa, 140 mila euro per interventi regionali a seguito di eventi calamitosi in agricoltura, 1 milione 245 mila euro per conguagli ad altre regioni, 192 mila euro per la ricerca scientifica, 950 mila euro per il piano di rientro sanitario, 200 mila euro per indennizzi a soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, 200 mila euro per l’erogazione gratuita di farmaci di fascia C a soggetti affetti da malattie rare, 101 mila euro per sostegno ad occupazione.

C’è poi un’altra voce, che ammonta a 6 milioni 761 mila euro, che riguarda accordi stragiudiziali in materia di trasporti in favore di soggetti destinatari di fondi nel periodo 1987-2003. “Questa è una situazione che abbiamo ereditato e che non potevamo più rinviare” ha spiegato Chiodi. “Si tratta di risorse che versiamo in due tranche senza aggravio di interessi di mora”.

Per quanto riguarda invece la seconda voce di destinazione dei fondi Docup, quella del 24% pari a 3 milioni 830 mila euro, il presidente della Regione ha spiegato che andrà “al settore sociale per il finanziamento dei Piano sociali di zona per una somma pari a 1 milione 250 mila euro, al Ciapi per le spese correnti per 250 mila euro, ad interventi di edilizia di culto per 600 mila euro e alla cultura per 1milione 700 mila euro“. Su quest’ultimo punto il presidente Chiodi ha precisato che “non si tratta di finanziamenti a pioggia ma che le risorse verranno tutte destinate a leggi di settore, che è l’esatto opposto del finanziamento a pioggia. Quest’ultima pratica è tipica dei provvedimenti omnibus che questa Giunta non ha mai fatto”.

Sulla cultura, Chiodi ha indicato le risorse che verranno destinate alle leggi di settore: 100 mila euro per i beni culturali, 222 mila euro per la promozione culturale, 150 mila euro per le attività cinematografiche, 450 mila euro per le attività musicali, 200 mila euro per il teatro di prosa e 350 mila euro per il liceo musicale Braga di Teramo. “Abbiamo voluto destinare una fetta importante della manovra al settore della cultura, al quale avevamo chiesto importanti sacrifici quando abbiamo elaborato la Finanziaria. Ma voglio anche dire che rimangono rilevanti i tagli che purtroppo abbiamo dovuto fare in questo settore in ragione di quel processo di risanamento di bilancio che sta iniziando a dare i primi risultati. Basti pensare che rispetto agli anni precedenti la cultura ha subito decurtazioni in uscita che vanno dal 70 al 75%. Questa è la nostra politica di risanamento che in 18 mesi ha abbassato di 500 milioni di euro l’indebitamento complessivo dell’ente e ridotto del 16,5% il costo del debito”.

Nel corso della conferenza stampa, inoltre, Chiodi ha annunciato che 10 milioni di euro sono stati donati dagli italiani subito dopo il terremoto del 6 aprile. “Si tratta di una somma considerevole” ha detto “che testimonia quanto sia grande la generosità del popolo italiano. Per questo, colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente chi ha versato la propria donazione sul conto corrente acceso dalla Regione Abruzzo. Posso garantire che questa somma, 10 milioni di euro, avrà un’unica destinazione, quella cioè legata al terremoto e alla ricostruzione. Per questo chiedo l’aiuto della società civile aquilana per indicare criteri, modi e strumenti per l’utilizzo delle donazioni. Dal punto di vista contabile posso assicurare che l’intera somma entrerà nella variazione di bilancio in un capitolo autonomo a disposizione del presidente della Regione. Per questo, auspico la nascita di un comitato composto da alte personalità aquilane che sia in grado di fissare criteri per l’assegnazione delle donazioni in favore delle popolazioni colpite dal terremoto”.

Il governatore, infine, ha fatto riferimento anche ai 47 milioni di euro di risarcimento assicurativo dell’ospedale dell’Aquila. “Questi soldi” ha detto “sono nelle casse della Asl dell’Aquila, dove stavano e sono sempre rimaste e nessuno ha mai pensato di toccarli. Non solo, aggiungo un altro importante particolare, perché questa regione ha inteso rimodulare quello che era l’accordo sull’art. 20 delle legge sull’edilizia sanitaria destinando altri 35 milioni di euro all’ospedale aquilano per ulteriori interventi strutturali. Le notizie fatte circolare in questi giorni sono totalmente destituite di fondamento che non è possibile giustificare. Lo ribadisco, non è assolutamente vero che noi abbiamo distratto il risarcimento assicurativo per ripianare il deficit della regione in campo sanitario“.