Lo afferma il presidente della Cna abruzzese, Italo Lupo, secondo il quale “in base alle anticipazioni di stampa, è positiva la formalizzazione di un testo di riforma che muove lungo la strada sollecitata, in questi mesi, da cittadini e associazioni d’impresa e che sin qui aveva trovato solo atti di buona volontà individuali come quello del gruppo del Pd che si era autoridotto del 10% l’indennità. Resta solo da augurarsi – prosegue Lupo – che adesso anche i tempi di approvazione siano proporzionati alle aspettative di una pubblica opinione che mal sopporta, in un momento in cui ai cittadini viene richiesto un surplus di sacrifici e a intere categorie sociali di tagliare le proprie retribuzioni, l’incoerenza tra le parole e i fatti».
Quel che invece, a detta del presidente della Cna abruzzese resta inaccettabile, è il permanere dell’assurdo privilegio della rendita vitalizia concessa agli ex consiglieri regionali dopo pochi anni di contribuzione, nonostante il balletto di qualche norma che si dice di voler introdurre: “Mentre il governo discute di come dare immediata esecuzione a una norma europea che impone l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni, il Consiglio regionale si appresta a varare una norma sulle rendite vitalizie che, pur innalzando a 65 anni la soglia necessaria per poterne usufruire, sposta alla prossima legislatura i pochi effetti moralizzatori presenti”.
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