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Assenze Consiglio regionale, Carpineta: “Io c’ero”

Ha fatto discutere molto, soprattutto nelle minoranza, l’ultimo Consiglio Regionale, convocato lo scorso 1 giugno e dedicato al question time. In quell’occasione l’opposizione aveva accusato la maggioranza, di aver bloccato la seduta a causa delle numerose assenze.

“L’aula nella quale si svolge il Consiglio Regionale a L’Aquila” replica oggi l’assessore Federica Carpineta “non è dispersiva e non presenta ostacoli visivi tali da impedire a chi vi si trova di individuare chi è presente e chi è assente in un determinato momento dei lavori consiliari. Oltretutto esiste un adeguato sistema di ripresa video che consente di seguire dettagliatamente ogni intervento. Appare quindi inspiegabile quanto apparso sui alcuni media regionali. Il presidente Nazario Pagano ha manifestato il suo rammarico per lo spettacolo che il consiglio ha dato in quella occasione, motivandolo con la impossibilità di procedere secondo programma perché, a parte il presidente Gianni Chiodi, assente giustificato, i consiglieri interroganti, proprio loro, erano assenti e la loro assenza ha avuto l’effetto naturale della decadenza delle rispettive interrogazioni. Posso dire questo perché ero presente, al mio posto, pronta a rispondere, non appena terminato il collega Paolo Gatti, che c’era, che ha risposto alla interrogazione rivoltagli dal consigliere Giuseppe Di Luca e che, incredibilmente, nessuno ha citato tra i presenti. La mia presenza, lo sottolineo solo a beneficio di chi vorrà approfondire la vicenda, è stata annunciata proprio dallo stesso presidente Pagano, quando ha chiamato la consigliera del Pd Marinella Sclocco a prendere la parola per svolgere la sua interrogazione, rivolta proprio alla sottoscritta sulla riqualificazione dell’ex-Cofa. Lo stesso presidente ha dovuto constatare, a fronte della mia presenza, l’assenza della consigliera del Pd che aveva proposto l’interrogazione. In quel momento l’assenza della consigliera Sclocco è stata, poco istituzionalmente, giustificata dal suo capogruppo, che ha detto che lei era qua fuori. Il presidente Pagano ha correttamente chiuso la penosa vicenda, spiegando che il question-time si svolge dentro l’aula e non fuori. Abbiamo atteso ancora altri minuti per consentire al collega Venturoni di poter tornare dal suo giustificato impegno. Poi il presidente non ha potuto far altro che chiudere la seduta, commentando amaramente lo spettacolo offerto dal Consiglio, così come narrato dalle cronache”.

Secondo la versione dell’assessore Carpineta, le imprecisioni non finiscono qui.

“Il consigliere Franco Caramanico, anche lui Pd, ha censurato la mia assenza all’incontro con i cosiddetti Cococo che si sarebbe svolto a margine della seduta del Consiglio del 1 giugno. Preciso che non sono stata invitata né sono stata avvisata di alcuna riunione. I Cococo credo siano in questi giorni utilizzati cinicamente da qualche soggetto per fini non esattamente sovrapponibili con i loro veri interessi. Ma questo è un aspetto che merita altre riflessioni. In quanto assessore, li ho incontrati tutte le volte che me l’hanno chiesto. E, mentre Caramanico ed altri consiglieri facevano propaganda con censure e proclami alquanto incauti, stavo lavorando alla richiesta di pareri e sostegni giuridici capaci di avviare rapidamente questa vicenda ad una soluzione chiara, veritiera, trasparente e efficace per la Regione Abruzzo. Ma non c’è alcuna speranza di soluzione se essa continuerà solo ad esser trascinata polemicamente sui giornali e sugli altri media regionali“.