Non è tutto oro quello che luccica e a ribadirlo è il segretario regionale di Cgil, Sandro Giovarruscio, che, dopo l’incontro avuto insieme alle altre organizzazioni sindacali con l’assessore regionale Marinella Sclocco, ha evidenziato alcune criticità del programma “Garanzia Giovani” abruzzese. Primo tra tutti la mancanza di continuità che costringe i giovani a restare precari nonostante l’alta formazione.
“Non vengono costruiti posti di lavoro di qualità”, si legge nella nota, “i giovani restano precari, gli vengono proposti tirocini a termine e con poche prospettive. Un problema gravissimo perché a molti giovani il periodo di tirocinio sta per scadere, visto che la durata massima è 6 mesi, e pertanto vanno perseguite tutte le strade per le possibili stabilizzazioni”.
roprio per questo motivo è stato chiesto di istituire un ufficio dedicato al monitoraggio dei giovani che terminano il tirocinio, verificando quanti di essi sono stati poi effettivamente stabilizzati.
“Il programma nella sua attuazione”, continua Giovarruscio, “sta dimostrando di essere debole e inefficace nella creazione di posti di lavoro reali e duraturi nel tempo. Va quindi assolutamente ripensato, senza disperdere l’esperienza, anzi valorizzandone gli aspetti positivi, uno dei quali è l’ingresso di circa 4.000 giovani abruzzesi nel mercato del lavoro. Per queste ragioni la Cgil nazionale ha proposto all’Unione Europea che il programma venga prorogato e trasformato in un ‘Piano straordinario del lavoro dei giovani’, utilizzando con serietà le competenze in possesso di tanti giovani che per farle valere lasciano l’Abruzzo e spesso anche il nostro Paese. Come prima risposta Cgil Cisl e Uil hanno proposto nel Masterplan regionale di prorogare e trasformare in continuità il programma di Garanzia giovani con interventi mirati a supportare una occupazione stabile”.
Per quanto riguarda i numeri, i tirocini extracurriculari attivati a settembre 2015 sono stati circa 3.700, mentre quelli transnazionali 5. Gli iscritti a Garanzia giovani sono circa 29 mila, di cui 15 mila presi in carico, con 161 ragazzi impegnati nel servizio civile. Il bonus occupazionale è stato utilizzato in 135 casi sugli 850 previsti dal piano, ed i bandi relativi alla formazione, all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità non sono stati ancora attivati, sebbene l’assessore Sclocco abbia comunicato che sono stati inviati al Ministero per il parere definitivo e saranno pubblicati entro il mese di novembre.