Sforano Patto di stabilità, multati i comuni di Pineto e Scanno

Nella Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre 2015 è stata pubblicata la comunicazione riguardante l’emanazione, lo scorso 28 settembre, del decreto del Direttore centrale della Finanza Locale sulla sanzione ai comuni per il mancato rispetto del patto di stabilita’ nel 2014Tra i sessanta comuni sanzionati anche due abruzzesi: Pineto (più di 360mila euro) e Scanno (quasi 100mila euro).

Secondo la legge in vigore, in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno, l’ente locale inadempiente, nell’anno successivo a quello dell’inadempienza, è assoggettato ad una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmatico predeterminato e che gli enti locali della Regione siciliana e della regione Sardegna sono assoggettati alla riduzione dei trasferimenti erariali nella medesima misura.

Ai comuni che non hanno rispettato nell’anno 2014 i vincoli del patto di stabilità interno, la sanzione prevista si applica nella misura pari al 20 per cento della differenza tra saldo obiettivo del 2014 ed il saldo finanziario conseguito nello stesso anno. La multa da applicare nell’anno 2015 agli enti locali che non hanno rispettato il patto di stabilità interno per l’anno 2014, è ridotta di un importo pari alla spesa per edilizia scolastica sostenuta nel corso dell’anno 2014, purché non già oggetto di esclusione dal saldo valido ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno.

I 60 comuni italiani non rispettosi del patto di stabilità interno 2014, sono assoggettati alla sanzione, per l’importo a fianco di ciascuno indicato, determinato in misura pari al 20 per cento della differenza tra saldo obiettivo del 2014 ed il saldo finanziario conseguito nello stesso anno. Tale importo è ridotto in misura pari alla spesa per edilizia scolastica sostenuta nel corso dell’anno 2014 purché non già oggetto di esclusione dal patto di stabilità.

La sanzione comporta per i comuni la riduzione delle risorse spettanti, per l’anno 2015, a titolo di fondo di solidarietà comunale. In caso di insufficienza di risorse per operare la riduzione, i comuni sono tenuti a versare la somma residua entro il 31 dicembre 2015, tramite la locale Sezione di tesoreria provinciale dello Stato, all’entrata del bilancio dello Stato.

Per saperne di più e vedere l’elenco dei Comuni e le sanzioni:

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