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La musica e la cultura italiana (e non solo) per salvare la Sinfonica Abruzzese

L’Aquila. “Un pressante appello affinché tutte le forze politiche operanti nella Regione Abruzzo si uniscano e sciolgano improrogabilmente nelle prossime ore il nodo della protratta situazione di grave precarietà che attanaglia l’Istituzione Sinfonica Abruzzese”.

A chiederlo con forza è il Presidente Antonio Centi, a nome suo, del Consiglio di Amministrazione, di tutti gli orchestrali e dipendenti (senza stipendio dal febbraio 2015), alla vigilia di alcuni passaggi cruciali dell’iter legislativo regionale, a cominciare dalle commissioni bilancio e cultura convocate in Regione per lunedì 12 ottobre, dal cui esito dipende l’approdo in Consiglio regionale del provvedimento per la salvaguardia dell’ente sinfonico.

Il tempo stringe: i continui rinvii, che si susseguono dall’inizio dell’estate, hanno costretto alla sospensione delle attività, il 2 agosto, e rischiano di far saltare i finanziamenti statali del Ministero Beni Culturali, che, solo in presenza di una definita compartecipazione degli enti territoriali, hanno assegnato all’ISA, in quanto orchestra regionale (una delle 11 sul territorio nazionale), annualmente, fino al 2017, 1.430.000 euro. L’Abruzzo rischia di così di essere l’unica regione a rimandare al mittente un importante finanziamento statale per la cultura, il più cospicuo di quelli destinati all’Abruzzo dal FUS – Fondo Unico Spettacolo.

A sostegno di questo appello è giunto al Presidente D’Alfonso un messaggio personale di Marco Parri, presidente nazionale delle ICO – le orchestre regionali riconosciute dallo Stato, di cui l’ISA fa parte.

E intanto continuano a giungere all’ISA messaggi di solidarietà da parte dei più importanti nomi della musica italiana, del mondo accademico e della cultura: il M° Michele Dall’Ongaro, compositore e Presidente dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia; il direttore d’orchestra Fabio Luisi, direttore principale del Metropolitan Opera di New York e direttore artistico dell’Opera di Zurigo; i pianisti Michele Campanella, Bruno Canino e Maurizio Baglini, il violoncellista Mario Brunello e il pianista Benedetto Lupo, entrambi docenti dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia; i direttori e solisti Marcello Bufalini, Massimo Quarta, violinista e docente del Conservatorio di Lugano, Luigi Piovano, primo violoncello dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Massimiliano Stefanelli; i direttori artistici Cesare Scarton, Marco Scolastra e Giuseppe Berardini; i compositori Andrea Manzoli e Roberto Molinelli.
Hanno raccolto firme per l’ISA i professori dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e dell’Orquesta Nacional de Espana.
Dal mondo accademico messaggi di solidarietà sono arrivati dal Rettore dell’Università dell’Aquila, Paola Inverardi, dai Direttori dei Conservatori di L’Aquila e Pescara, Giandomenico Piermarini e Massimo Magri, insieme ai docenti e agli studenti; dal prof. Pierluigi Ciocca, economista e accademico dei Lincei, dal prof. Pierluigi Sacco, docente di Economia della cultura alla IULM di Milano.
La lista è in continuo aggiornamento ed è visionabile sul sito della sinfonica abruzzese

Migliaia, infine, le firme a sostegno dell’ISA raccolte in occasione degli ultimi concerti di Luglio e Agosto a L’Aquila e Chieti, prima della sospensione delle attività musicali dell’orchestra, e attraverso la petizione reperibile sul sito www.change.org.
Si unisce all’appello del Presidente Centi, con una sua dichiarazione, la professoressa Luisa Prayer, nuovo direttore artistico dell’ISA dal 23 settembre.

Le prossime ore sono cruciali per il destino dell’orchestra. La difesa di questa Istituzione regionale può essere condivisa se sappiamo bene perché l’Orchestra Sinfonica Abruzzese è fondamentale per la vita musicale e culturale del territorio.

L’ISA è il più grande ente di produzione musicale abruzzese e in questo suo ruolo ha svolto una vasta e diversificata attività musicale, al servizio del suo territorio. Per immaginare concretamente quale enorme vuoto si creerebbe con la chiusura dell’orchestra, voglio qui ricordare in sintesi non cosa l’orchestra potrebbe fare, ma cosa ha già sinora fatto per l’Abruzzo, limitandomi all’ultimo più recente periodo di un’attività che quest’anno compie 40 anni.

Lo riassumo in cinque punti.

1. Fondamentale l’apporto dell’orchestra alla presenza della lirica in Abruzzo: l’ISA ha realizzato dal 2011 ben 12 produzioni operistiche in collaborazione col Teatro Marrucino di Chieti, e, tra il 2009 e il 2013, in collaborazione con Fondazioni all’Opera – Fondazione Tercas di Teramo, 5 produzioni, per un circuito lirico che ha incluso Pescara, Teramo, Atri, Vasto, Ortona, oltre a Fermo e Ascoli Piceno. Dal 2009 a oggi, In Abruzzo si sono potuti vedere ben 17 diversi titoli del repertorio lirico principale, da Mozart a Rossini, a Verdi, Puccini.

2. Per quel che riguarda la sua capillare presenza in Regione, l’ISA ha da una parte coprodotto regolarmente concerti sinfonici insieme alle principali Stagioni concertistiche (la Barattelli dell’Aquila, la Luigi Barbara di Pescara, la Riccitelli di Teramo, la Camerata di Sulmona, il Teatro Tosti di Ortona, la Fenaroli di Lanciano etc.); dall’altra è però anche capillarmente presente sul territori: negli ultimi 4 anni si è esibita inoltre 40 diverse città d’Abruzzo. All’interno di questa attività la Sinfonica è una grande opportunità per i tanti cori, che esprimono la grande passione degli abruzzesi per la musica, di partecipare a produzioni lirico-sinfoniche.

3. L’ISA è una compagine fondamentale per la formazione la promozione dei giovani: ha attivato i questo campo importanti partenariati, con i Conservatori dell’Aquila e Pescara (corsi di direzione d’orchestra, concerti degli allievi), con concorsi internazionali, come il “Caniglia” di Sulmona e il “Casagrande” di Terni. Dal 2012 è l’orchestra del Premio di direzione d’orchestra del Premio nazionale delle Arti – da quest’anno Premio Claudio Abbado – del MIUR. Ha prestato la propria opera per progetti di formazione professionale e per i corsi estivi del progetto IMC di Campli.

4. L’ISA esercita un significativo ruolo di rappresentanza della vita musicale abruzzese al di fuori della regione: è frequentemente ospite di stagioni e festival nelle Marche, in Umbria, Molise, Lazio, Basilicata, così come in Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. Ha creato, in collaborazione con la Filarmonica marchigiana, il progetto di una compagine più ampia, la Filarmonica dell’Adriatico, che ha reso possibile la realizzazione di concerti sinfonici per grande organico.

5. L’ISA è stata attiva nel campo della solidarietà: per limitarci all’anno del sisma, il 2009, è stata immediatamente disponibile per le più importanti iniziative di solidarietà e raccolta fondi, tutte trasmesse in diretta RAI e anche in mondovisione, come i tre concerti-evento di Andrea Bocelli a Roma, al Colosseo, a Venezia in Piazza San Marco e a Lajatico, con la partecipazione speciale di Placido Domingo; di nuovo a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, con l’esecuzione in prima assoluta dell’ opera di Rendine Cadens revixit. Vita nuova di Paolo di Tarso; ossatura portante della orchestra costituita per il concerto straordinario diretto da Muti a L’Aquila, è stata ospite del Teatro alla Scala con un concerto in favore della ricostruzione del Teatro Comunale dell’Aquila.

Questo è stato il concreto apporto della nostra orchestra alla vita musicale abruzzese e italiana. Noi desideriamo continuare a dare questo servizio alla nostra terra, un servizio musicale e anche sociale, dove hanno un ruolo realtà grandi e piccole, professionali e di formazione. Vogliamo continuare ad essere una speranza e uno sbocco occupazionale per le prossime generazioni di musicisti. Vogliamo fare anche meglio e di più, se riusciremo, per esempio aprendo il capitolo nuovo della partecipazione ai bandi europei per la cultura.

L’interruzione della nostra attività, ci ha costretto a rinunciare a molti appuntamenti : proprio oggi, domenica 11 ottobre, era in programma la realizzazione di un concerto per la celebrazione congiunta dei 70 anni della Società dei Concerti Barattelli, e dei nostri 40 di ininterrotta attività. Una rinuncia particolarmente dolorosa, che ci auguriamo possa essere solo un rinvio, perché ci proponiamo di tenere fede all’impegno preso non appena la nostra orchestra potrà tornare a suonare

Auspichiamo quindi che finalmente una azione congiunta di tutte le forze politiche, trasversale a tutti gli schieramenti e a tutti i territori della Regione, possa salvare la nostra orchestra: sarà allo stesso tempo un segnale importante e incoraggiante per tutto il settore, un segnale che la cultura potrà tornare a fare la sua parte nello sviluppo della regione Abruzzo

Luisa Prayer