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Forza Italia Abruzzo: ‘Paolucci non ha saputo darci chiarimenti sul Decreto Lorenzin’

l’Aquila. “L’assessore regionale Paolucci, su nostra sollecitazione, è venuto oggi in V Commissione ma non è riuscito a dare risposte ai quesiti che da tempo ormai gli abbiamo posto, sui dettami del Governo Renzi e in particolare del Decreto Lorenzin.

E’ in palese difficoltà e lo aspettiamo alla prova del nove quando dovrà tornare in Consiglio regionale convocato ad hoc, su nostra richiesta, e sarà costretto a chiarire la posizione della Regione in tema di Sanità”.

E’ quanto dichiarano in una nota i Consiglieri regionali di Forza Italia.

“Paolucci – prosegue la nota – ha capito che non può decidere da solo e in evidente mancanza di argomentazioni valide in tre ore non ha sciolto nessun dubbio. Vorremmo sapere ad esempio se e come verrà applicato il famigerato Decreto Lorenzin; quanti ospedali di I livello sono previsti? E quanti ospedali di base? E sui pronto soccorso come intendono agire? Di fronte alle nostre lecite insistenze ci sono solo omissioni e criticità che nulla di buono lasciano presagire per l’Abruzzo.

Come già abbiamo avuto modo di sottolineare siamo di fronte a un’operazione a perdere, che non solo penalizzerà la qualità dell’assistenza sanitaria ai cittadini abruzzesi ma che non porterà alcun beneficio economico alle casse della Regione. Stando alle indiscrezioni infatti, la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, nel progetto del Presidente Luciano D’Alfonso e dell’Assessore alla sanità Silvio Paolucci, porterà alla chiusura o al declassamento, di 10 nosocomi: Sant’Omero, Atri, Giulianova, Penne, Ortona, Popoli, Sulmona, Guardiagrele, Atessa e Castel di Sangro, con la soppressione – in quasi tutti – del pronto soccorso.

Una scelta che non ha alcuna giustificazione, perché l’Abruzzo ha centrato l’equilibrio finanziario strutturale della sanità e soprattutto ha raggiunto gli standard prescritti per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza. Due precondizioni che ci pongono in una posizione di forza sui tavoli romani, perché è comune solo a pochissime altre Regioni italiane, che tra l’altro non hanno nessuna intenzione di applicare pedissequamente il Decreto Lorenzin.

La verità è che questo Governo regionale ha scarsissima influenza sul Governo nazionale e a farne le spese saranno gli abruzzesi. La riforma ipotizzata tra l’altro non prevede la presenza di nessun ospedale di secondo livello in Abruzzo (quelli plurispecialistici), ma si affida a una rete di strutture di primo livello, con un’offerta sanitaria minima. Se fosse davvero così si sceglierebbe di non scegliere – conclude la nota di Forza Italia – forse per la paura di dover individuare dove localizzare due strutture di secondo livello, ossia di eccellenza. Per non scontentare qualche territorio si produrrebbe un grave danno per tutto l’Abruzzo.

Anche l’ipotesi della Asl unica, rispolverata da Paolucci dopo averla bocciata pubblicamente, non è assolutamente percorribile: serva da monito quanto accaduto nelle regioni che hanno intrapreso questo percorso e sono dovute tornare precipitosamente sui propri passi, dopo aver inopinatamente allontanato i luoghi del dialogo ed i centri decisionali dai territori e dalle persone”.