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Erosione costa, concluso ripascimento litorale

L’assessore regionale alla Difesa della Costa Angelo Di Paolo, insieme con l’assessore al Bilancio Carlo Masci, stamattina ha condotto un sopralluogo in uno degli ultimi cantieri interessati dal ripascimento del litorale, al confine tra Montesilvano e Pescara nord.

Nei comuni costieri di Martinsicuro, Roseto, Silvi, Pineto, Montesilvano, Casalbordino, Vasto e Ortona sono state realizzate opere di difesa della costa per un ammontare di 21 milioni di euro.

Un progetto partito nel 2004 e ora concluso con l’utilizzo di una tecnologia moderna ed ecosostenibile che ha però costi elevati.

“Dobbiamo uscire dalla politica emergenziale quando si parla di difesa del territorio” ha dichiarato Di Paolo “sia per garantire sicurezza ai cittadini, affinché non ci siano più tragedie annunciate, sia per non cortocircuitare le attività economiche che al territorio sono strettamente connesse, come nel caso dell’attività turistico-balneare”.

Proprio sul sito di Montesilvano sono stati realizzati 4 pennelli, riqualificate le scogliere emerse trasformandole in sommerse, chiusi i varchi e riportati i 130mila metri cubi di sabbia.

“Queste opere” ha aggiunto Di Paolo “ci hanno permesso di guadagnare 40-60 metri di arenile che proteggeranno le strutture pubbliche esistenti quali strade,marciapiedi,linee elettriche di illuminazioni pubbliche oltre che migliorare la fruibilità della spiaggia a vantaggio di cittadini e turisti”.

Per l’assessore Masci, “in attività complesse come quella che riguarda la messa in sicurezza del territorio, la programmazione è fondamentale. Ora che il debito sanitario diminuisce di intensità si libereranno risorse da poter spendere anche per attività così dispendiose ed, infatti, con i fondi Fas potrebbero arrivare ulteriori finanziamenti”.

Le infrastrutture che sono state realizzate, a seconda della tipologia di costa su cui si è intervenuti, hanno previsto opere di difesa rigide, come le scogliere sommerse, la chiusura dei varchi tra scogliere emerse, pennelli e opere di rinascimento.

“Dove è stato possibile si è intervenuti esclusivamente con il ripascimento”ha spiegato il dirigente del Servizio Opere marittime Daniele Raggi “anche se richiede una manutenzione costante, atteso che si può perdere il 30/40 per cento di efficacia se le opere si lasciano abbandonate a loro stesse”.

Per lo spostamento della sabbia è stata utilizzata la draga Brabo, con una capacità di carico di 10 mila metri cubi.

“In altri casi” ha concluso Raggi “abbiamo utilizzato una draga con capacità di ventimila metri cubi:la stessa tecnologia utilizzata nei paesi orientali per realizzare isole come quelle di Dubai per intenderci”.