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Legge regionale raccolta funghi, le principali novità

Teramo. Una tavola rotonda fra i sindaci dell’alta vallata del Vomano per chiarire le ultime norme sulla raccolta dei funghi nella Regione Abruzzo.

È l’iniziativa del Bim, che questa mattina ha ospitato i primi cittadini dell’entroterra, confusi dalle principali novità della legge regionale n. 9 del 3 marzo 2010. Sembra, infatti, che ad una prima lettura del dispositivo emanato dalla Regione siano stati in molti coloro che hanno interpretato in maniera errata alcuni elementi, quali, ad esempio, l’abolizione del diritto di uso civico da parte di coloro che vivono sulla stessa terra della raccolta.

“Si tratta semplicemente di erronea informazione” fa sapere in merito Dario D’Alessandro, l’avvocato presente alla tavola rotonda che ha fornito il suo parere legale. “La legge che disciplina l’uso civico attribuisce ai Comuni il potere per la limitazione dell’uso. Ciò significa, pertanto, che la legge dello scorso marzo non tocca questa norma”.

In altre parole, rimane fermo il principio per cui la raccolta è riservata principalmente ai residenti del posto. In più, la Provincia può autorizzare la vendita a terzi dell’esubero, purché, ovviamente, questo non vada a ledere la capacità del territorio di auto-rigenerarsi. Comuni e amministrazioni separate potranno, quindi, adottare un “piano di condizione” di concerto con la Provincia per regolamentare le zone soggette a raccolta funghi.

Il secondo dubbio avanzato dai sindaci dell’entroterra è, invece, relativo alle quote che devono essere versate per raccogliere i funghi nelle aree interessate. Ci si chiede, infatti, se debba essere effettuato un versamento alla Provincia o se sia sufficiente quello che già ogni anno viene versato al Comune coinvolto. Anche in questo caso, secondo D’Alessandro la legge è molto chiara. “Il contributo annuale” spiega, infatti, in merito “viene erogato soltanto se chi raccoglie funghi non è residente nella zona interessata. Altrimenti, si tratterebbe di un pagamento del tutto ingiustificato, visto che il ricavato deve necessariamente essere reinvestito per la propria area”.

L’esonero dal contributo annuale (30euro) è riservato a coloro che abbiano superato i 65 anni di età e che siano raccoglitori residenti nella Regione Abruzzo, oltre a tutti coloro che non esercitano l’attività di raccolta funghi durante l’anno.

Le novità riguardano, inoltre, anche il quantitativo consentito, che viene aumentato a 3 chilogrammi al giorno pro capite rispetto ai due fissati in precedenza, salvo che il raccolto sia costituito da un unico esemplare o da un solo cespo di funghi concresciuti. Infine, la raccolta dei funghi è consentita a tutti i raccoglitori in tutti i giorni della settimana. Sono state, pertanto, soppresse le disposizioni riguardanti il divieto di raccolta nei giorni di martedi e mercoledi.

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