Pescara. Con una flessione pari al -35,3%, l’Abruzzo è la regione italiana a far registrare la più consistente riduzione per quanto riguarda le esportazioni verso i Paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), tra il terzo trimestre del 2014 e il secondo trimestre del 2015.
Il valore delle esportazioni regionali è pari a 262,8 milioni di euro e l’export manifatturiero verso l’area è pari all’1% del valore aggiunto; dato, quest’ultimo, che colloca l’Abruzzo all’undicesima posizione. E’ quanto emerge da un approfondimento condotto da Confartigianato Abruzzo, sulle elaborazioni dall’Ufficio studi di Confartigianato nazionale, che ha analizzato dati Istat.
Il dato regionale è di gran lunga inferiore alla media nazionale, -5,6%: il valore delle esportazioni italiane verso i Paesi del BRICS è pari a 27.561 milioni di euro, 1,9% del valore aggiunto.
A livello territoriale, l’unica provincia a far registrare il segno più è Pescara, con una crescita del 9,4% (58,9 milioni di euro; 0,9% export/valore aggiunto provinciale). Il dato peggiore è quello di Chieti (-48,1%, 138,3 milioni di euro; 1,7% export/valore aggiunto provinciale). Seguono L’Aquila (-36,5%, 11,7 milioni; 0,2) e Teramo (-20,1%, 53,8 milioni; 0,9%).