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Export abruzzese in crescita, anche se a passo di lumaca, nel primo semestre 2015

Sono i mezzi di trasporto, grazie alla presenza sul territorio di colossi quali Sevel e Honda, a trainare l’export regionale che, altrimenti, fa fatica ad uscire dalla crisi. A dirlo è la Cna Abruzzo che analizza i risultati delle esportazioni nei primi sei mesi dell’anno 2015. Con 3.672 milioni di euro contro 3.646 dello scorso anno, dunque, l’Abruzzo si conferma lumaca rispetto al resto d’Italia dove l’incremento viaggia in media sulle ali del 5%.

Con il vento in poppa sui mercati internazionali – dice l’indagine – restano solo i mezzi di trasporto, comparto che da solo rappresenta quasi la metà del totale delle esportazioni, con all’attivo 102 milioni di euro e una media minore rispetto alle altre regioni (6,2% contro il 18,6%).

Per tutti gli altri prodotti messi assieme accade l’opposto, visto che flettono di 76 milioni, in aperta controtendenza rispetto alla media Italia: 3,8% in meno, contro il “+3,4%” nazionale. Un’area, questa, in cui hanno una presenza anche le piccole imprese abruzzesi, e che presenta un rischio crescente di marginalizzazione sui mercati esteri. I decrementi più importanti, così, si sono registrati nel settore dei prodotti in metallo (-34;-15,6%), in quello degli articoli in gomma e plastica (-25;-6,7%), e in quello degli apparecchi elettrici (-13;-10,9%). L’unico settore a ottenere un incremento significativo è stato quello degli apparecchi elettronici (+19;+34,8%).

Nel settore agro-alimentare, le esportazioni passano da 256 milioni del primo semestre 2014 a 262 del 2015, ottenendo un incremento di 6 milioni, con un incremento pari al 2,5%, dato, però, che è pari ad 1/3 del dato nazionale (+8,1%).

“Sono entrate in crisi le imprese del tessile e dell’abbigliamento”, ha spiegato Aldo Ronci del centro studi Cna Abruzzo, “le stesse che nel passato avevano dato un apporto fondamentale. E questa considerazione riguarda anche i settori che più recentemente hanno sostenuto le esportazioni, come farmaceutico e chimico, o quelli legati alla produzione degli apparecchi elettrici e degli articoli in gomma”.

“Alcuni appuntamenti come Expo 2015”, ha aggiunto il direttore della Cna abruzzese, Graziano Di Costanzo, “hanno rappresentato per le imprese dell’agro-alimentare italiano una importante occasione di sviluppo sui mercati internazionali. Un effetto che non sembra, almeno per ora, essersi riverberato sullo stesso settore abruzzese”.