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Regione, la Maggioranza chiede la modifica del regolamento sugli emendamenti: opposizioni furiose

L’Aquila. “La maggioranza di centrosinistra continua con una strategia anti democratica che mira a neutralizzare la minoranza. Sono 45 anni che è stata istituita la Regione e mai nessun Presidente, nessun Consigliere, nessun gruppo, era arrivato a tanto e con qualunque tipo di opposizione, mai nessuno era arrivato ad una bassezza tale.

Ci meraviglia che uomini e donne, espressione di partiti e forze politiche che hanno sempre sbandierato come loro principi cardine la democrazia, la libertà, il confronto leale e la partecipazione possano permettere che si mortifichi in questo modo l’Assise regionale”.

E’ quanto dichiarano i Consiglieri del gruppo di Forza Italia che spiegano come “oggi non si tratta di entrare nel merito delle Leggi o delle singole questioni ma questo è un oltraggio non solo verso tutti i componenti dell’Aula ma della stessa democrazia, un’offesa alla dignità degli abruzzesi.

L’obiettivo della maggioranza è portare un sub emendamento in Aula che faccia decadere tutti gli emendamenti presentati, in particolare dal centrodestra. Lo aveva annunciato in uno dei primi Consigli il Presidente D’Alfonso e lo ha fatto fare proprio al Consigliere anziano D’Alessandro, il quale dovrebbe essere il testimone di ciò che è accaduto nelle ultime 3 legislature, nel corso delle quali è stato sia in maggioranza sia in minoranza dove peraltro si è particolarmente distinto nell’alzare i toni del confronto finanche arrivare al lancio di fogli e azioni anche coreografiche.

Si tratta di una bruttura, mai verificatasi prima, che rappresenta un vero “bavaglio” per la minoranza in Consiglio regionale, alla quale non si permette di svolgere il proprio lavoro e di fatto vanifica ogni tentativo di apportare contributi ai provvedimenti presentati.

Non accettiamo e non faremo passare questa “sveltina” – concludono i Consiglieri di Forza Italia – per cui abbiamo iniziato fin dal mattino, in Commissione, e proseguirà in Consiglio regionale un ostruzionismo che non cesserà fino a quando non sarà ritirato il vergognoso sub emendamento. Qualora si dovesse arrivare alla approvazione di questa iattura, inizierà una battaglia campale su tutti i fronti. Se Forza Italia è stata in questi mesi una componente di opposizione dura ma propositiva e costruttiva è chiaro che da oggi porteremo avanti un’opposizione totale senza sconti”, conclude Forza Italia.

‘La Giunta regionale, come il peggiore dei regimi dittatoriali, ha deciso di levare la parola per sempre alle opposizioni presentando una modifica al regolamento in cui viene inserita la possibilità di presentare un sub emendamento “d’urgenza” che ghigliottina la discussione tra maggioranza e opposizione. Un Governo che sarà incontrollabile e discrezionale, che potrà agire per i propri interessi senza alcuna interferenza né discussione, togliendo anche solo il diritto di parola all’opposizione.

La Giunta deciderà discrezionalmente e senza possibilità di dibattito alcuno l’urgenza di ogni singolo caso’, si legge in una nota del Movimento 5 Stelle, che poi insiste:
“E’ un vero delitto contro la democrazia, contro la costituzione, i diritti e le prerogative che essa attribuisce alle opposizioni e alle minoranze” commentano i consiglieri del M5S “oggi questa maggioranza dittatoriale, non possiamo definirla altrimenti, non potendo reggere nessun tipo di confronto decide di levare alle opposizioni non solo la parola ma anche ogni possibilità di intervento sui lavori del Governo regionale”.

Un’azione gravissima” continuano “che ricorda gli anni più bui della nostra storia e che tradisce le aspettative di migliaia di abruzzesi che hanno avuto l’illusione di scegliere un governo democratico e sensibile alle necessità dei cittadini, ai quali il Presidente D’Alfonso aveva promesso un “palazzo trasparente come il vetro”. Anni di lotte per la libertà di parola e per la tutela delle minoranze sono stati spazzati via, senza rimorso, da un provvedimento consapevolmente pericoloso che pone le basi per un governo dove chiunque non sia allineato al pensiero dominante deve perire, senza possibilità di discussione. Benvenuto nell’Abruzzo veloce e totalitario del Presidente D’Alfonso”.