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Acque minerali, benefici per i concessionari

Un canone a carico dei concessionari di acque minerali e termali, destinate all’imbottigliamento ed alla commercializzazione o alle attività termali, sarà istituito dal 1 gennaio 2011.

La misura decisa prevede il costo di 1 euro per ogni mille litri di acqua imbottigliata e 50 centesimi per ogni mille litri di acque termali.

E’ quanto stabilisce un progetto di legge regionale, illustrato questa mattina dal vice presidente ed assessore allo Sviluppo Economico Alfredo Castiglione, che introduce modifiche all’art. 40 della Legge regionale n. 1 del 9.01.2010, la cosiddetta Finanziaria.

“Le aziende che sottoscriveranno con la Regione un protocollo a difesa dei livelli occupazionali esistenti alla data di approvazione della presente legge” ha spiegato Castiglione “beneficeranno della forma ridotta di 30 centesimi per ogni mille litri di acqua imbottigliata, fermo restando il canone sulle acque termali a 50 centesimi ogni mille litri di acqua utilizzata. In questo modo la Regione Abruzzo si è allineata al canone fissato nelle altre Regioni. L’auspicio è che si possa arrivare ad un canone unico a livello nazionale“.

Il vice presidente Castiglione ha, inoltre, rimarcato come sia stata compiuta “la scelta di dare ulteriore respiro, almeno fino alla fine dell’anno, alle aziende interessate alle quali va, comunque, dato atto di aver voluto individuare una soluzione condivisa al fianco della Regione”.

Alla conferenza stampa di questa mattina ha preso parte anche Pierluigi Tosato, amministratore delegato della società “Acqua minerale San Benedetto Gran Guizza” che vanta un’importante insediamento produttivo a Popoli. Lo stesso Tosato ha garantito che, proprio alla luce dei questo accordo, sarà potenziato lo stabilimento.

Al raggiungimento di questo importante obiettivo, al quale si è giunti dopo una serie di incontri incentrati anche sulle problematiche economiche del settore derivanti dal sisma del 6 aprile scorso, ha concorso anche il management della società Santa Croce di Canistro.

Infine, l’altra grande novità è rappresentata dallo studio della Regione, ormai prossimo ad essere concluso, che introduce un canone ambientale su tutte le attività estrattive compiute sul territorio regionale.

“Si tratta di un ulteriore progetto di legge” ha spiegato Castiglione “che riguarderebbe, oltre al settore delle acque minerali, quello delle cave e delle torbiere e l’estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi, rimanendo, comunque, sempre nel rispetto della legge 32 che blocca il rilascio di ulteriori concessioni per l’estrazione di idrocarburi“.