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Polizia provinciale, appello alla Regione per tutelare le professionalità

Abruzzo. Martedì 11 agosto è in votazione al Consiglio Regionale la Legge di Riordino delle funzioni provinciali e se la Regione non interverrà, prefigurano le organizzazioni sindacali, molti agenti di Polizia provinciale, con il loro bagaglio professionale, verranno dispersi nelle Polizie municipali del territorio annichilendo la tutela ambientale.

 

 

L’appello lanciato alla Regione Abruzzo da Massimiliano Bravo, coordinatore regionale Uil-Fpl, area polizia locale

 

 

A seguito della definitiva conversione in Legge del D.L. 78/2015 e delle relative disposizioni in esso contenute sul personale della Polizia Provinciale, si chiede, di tutelare le competenze e le professionalità che questi Agenti ed Ufficiali hanno maturato nel corso degli anni, rappresentando un patrimonio indispensabile per la tutela ambientale nella nostra Regione.

 
In applicazione dei commi 2 e 3 dell’art. 5 del D.L. 78/2015 le Province, entro il mese di ottobre 2015, dovranno determinare l’aliquota di personale dei Corpi di Polizia Provinciale necessario allo svolgimento delle proprie funzioni fondamentali (Circolazione stradale ed in parte la tutela dell’ambiente), mentre le funzioni di vigilanza per la caccia, pesca e per le altre materie ambientali di competenza regionale rimarrebbero cosi prive di un organo di tutela istituzionale/locale specializzato visto anche il prossimo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato (Riforma della P.A. Madia).
Il Consiglio Regionale deve intervenire con urgenza in sede dell’imminente definizione della Legge Regionale di riordino delle funzioni provinciali, attraverso l’assegnazione delle funzioni di vigilanza (caccia, pesca ed ambiente) alle Province ed agli specializzati Corpi di Polizia provinciale. Solo in tal modo si permetterà il mantenimento della totalità degli Agenti ed Ufficiali, tutt’ora impiegati nei servizi, evitando la dispersione delle loro professionalità nelle diverse Polizie Municipali, in modo da mantenere un adeguato livello di presenza e tutela sul territorio.

 
In una Regione che è definita la “Regione verde d’Europa” non è pensabile che per una riforma nazionale sbagliata e miope si annichilisca la funzione di tutela ambientale che porterà negli anni a dei danni irreparabili all’eco-sistema e  all’economia turistica della nostra Regione.

 

 

La proposta è stata già più volte illustrata durante le riunioni dell’osservatorio sulle Province ed in occasione del tavolo tecnico per la stipula di un protocollo d’intesa sulla Legge di riordino, dove la parte tecnica della Regione ha sempre convenuto positivamente sulla concreta fattibilità di tale proposta, demandando alla parte politica le scelte dovute.

 
Si è certi che i consigliere regionali ascolteranno questo appello, che è quello di tutte le donne ed uomini della Polizia Provinciale e che in fase d’approvazione del P.D.L. regionale 132/2015 appronteranno gli strumenti normativi necessari per il mantenimento della totalità delle funzioni di vigilanza nei Corpi e servizi di Polizia provinciale cosi come oggi vengono esercitate.