Pescara. ‘Oggi abbiamo avuto la prova provata che questo Governo regionale continua ostinatamente a portare avanti una politica sanitaria di soli tagli inerente i Punti nascita di Ortona, Sulmona, Atri e Penne senza fare nessuna verifica né sui dati tecnici né sulle istanze provenienti dai rappresentanti territoriali’.
Questo il commento congiunto del Presidente della Commissione vigilanza Mauro Febbo e il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri a margine della conferenza dei Capigruppo in programma questa mattina a L’Aquila presso la sede del Consiglio regionale.
‘Solo una settimana fa – spiegano Febbo e Sospiri – abbiamo chiesto e ottenuto di ascoltare, durante i lavori della Conferenza dei Capigruppo sia i rappresentanti del C.P.N.R. (Comitato Percorso Nascita Regionale) per conoscere lavoro, atti e azioni intrapresi nei confronti dei punti Nascita di Ortona, Sulmona, Atri e Penne.
Durante i lavori, dove erano presenti sindaci e rappresentanti delle Comunità interessate dai tagli, abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla politica di soli tagli facendo emergere le gravi incongruenze e le scelte scellerate portate avanti dall’assessore alla Sanità Silvio Paolucci e dal Commisario ad Acta Luciano D’Alfonso.
Oggi come ieri chiediamo di rivedere il Decreto commissariale 10/2015 in modo che i manager delle Asl si blocchino e non vadano avanti con gli atti propedeutici alle chiusure dei Punti nascita come invece stanno già facendo. Anche la dottoressa Mucci, figura qualificata e di alta professionalità del Punto nascita di Ortona e componente del CPNR, ha ribadito e sottolineato come la Regione nella redazione del documento tecnico approvato con il Decreto commissariale, non ha preso in considerazione per i Punti Nascita, soprattutto per quello di Ortona, la media dei parti negli ultimi tre anni (dove si superano i 500 parti l’anno), la composizione orografica del territorio, la difficile posizione geografica di Sulmona.
Per queste ragioni – sottolineano Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri – abbiamo chiesto che il Comitato Percorsi Nascita Regionale riconsideri tutti i dati del documento tecnico afferenti anche degli altri Punti nascita, non essendo stati adeguatamente valutati né i numeri né gli altri requisiti previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 2010.
‘Pertanto – concludono i consiglieri di Forza Italia – continueremo in tutte le sedi opportune a far prevalere le nostre ragioni e, dati e numeri alla mano, a dimostrare che i Punti nascita di Ortona, Sulmona, Atri e Penne possono e devono continuare a vivere’.
‘La Giunta D’Alfonso non mantiene gli impegni presi con il consiglio regionale ed oggi ha dimostrato che le Risoluzioni presentate dall’opposizione non servono a nulla, anche se approvate dalla maggioranza dei consiglieri presenti in aula. Ecco perché i punti nascita di Atri, Ortona, Penne e Sulmona chiuderanno, come emerso dalla riunione capigruppo tenutasi oggi a L’Aquila, durante una pausa del Consiglio Regionale straordinario.
Il governo porta avanti una politica volta al mero taglio – spiegano i consiglieri del M5S – senza valutare opzioni alternative anche quando i numeri e il buon senso ne giustificherebbero l’attuazione’.
‘Dall’ascolto in commissione del C.P.N.R. (Comitato Percorso Nascita Regionale) è emerso in modo incontrovertibile, infatti, che non ci sono motivazioni comprovate per la chiusura in merito ai due requisiti cardine imposti dal patto stato regioni, ovvero, il numero dei parti e la sicurezza dei reparti. Inoltre, si procede alla chiusura senza aver attivato i previsti servizi di trasporto sten (servizio trasporto emergenze neonatali ) e stam (servizio trasporto materno assistito), di fatto lasciando un pericoloso vuoto proprio in tema di sicurezza’.