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Regione, sarà Consiglio a decidere su acquisizione Abruzzo Engineering

L’Aquila. Entrerà nella prossima variazione di bilancio la decisione, da parte della Regione Abruzzo, di acquisire tutte le quote della la società Abruzzo Engineering.

Lo ha comunicato oggi il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, ai lavoratori convocati in Regione per fare il punto della situazione.

Lolli ha detto che “l’assemblea dei soci di Abruzzo Engineering ha approvato il bilancio” e che “la fase negoziale con Selex (società controllata da Finmeccanica, ndr) si è conclusa positivamente e la società ha rinunciato a gran parte dei crediti che vantava e al contezioso in atto. Questo ha fatto scendere di molto le pretese spianando la strada all’accordo”.

Abruzzo Engineering – ha chiarito Lolli – “sarà una società in house della Regione Abruzzo con specifiche competenze alle quali la Regione dovrà fare riferimento per le alcune attività”. La deliberazione di acquisizione delle quote della società, come detto, farà parte della variazione di bilancio che, molto probabilmente, andrà in discussione nella prossima seduta del Consiglio regionale.

Saranno dunque le assise regionali a decidere se acquisire o meno tutte le quote di Abruzzo Engineering e questo, ha detto il Vicepresidente, “sarà il passaggio politico decisivo per le sorti della società e dei suoi 183 lavoratori”.

Il Piano industriale di rilancio di Abruzzo Engineering prevede due momenti importanti: quello legato alla ricostruzione nella quale il personale della società andrà ad affiancare quello comunale nella gestione tecnica e amministrativa; e quello legato alle attività della Regione nel quale verrà inserito personale altamente specializzato per le attività di competenza regionale.

Su questo punto il vicepresidente Lolli è stato chiaro: “Abruzzo Engineering sarà una società in house che dovrà mantenersi con le proprie forze, ragionare e organizzare la propria attività come quella di una società privata inserita nelle logiche del mercato libero, con un quadro economico definito e una compatibilità finanziaria. La struttura amministrativa sarà leggera, gestita molto probabilmente da un dirigente regionale”.

Sull’impegno della Regione, Lolli ha chiarito che “l’operazione non graverà strutturalmente sul bilancio regionale, nel senso che l’impegno sarà quello del primo anno e poi la società viaggerà su un proprio canale, economico e finanziario, autonomo”.

Ranieri (M5S): ‘La Giunta vuol salvare una realtà che non sta in piedi’

“In questi giorni assistiamo ad una storia d’amore e odio tra la Regione Abruzzo e Selex. Nel ridondante flusso di informazioni l’aspetto su cui non si focalizza l’attenzione è che Il nuovo perimetro delle partecipazioni societarie, definito nella legge di stabilità 2015, richiede che vengano eliminate le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali e che venga perseguito il contenimento della spesa pubblica e il buon andamento dell’azione amministrativa, la tutela della concorrenza e del mercato, avviando un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute”.

Con queste parole il consigliere Regionale Gianluca Ranieri commenta le vicende sulla società Abruzzo Engineering, la società mista pubblico-privata è nata nel 2002 con un protocollo di intesa siglato da l Presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, dal Presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini, dal Presidente della Provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane, con lo scopo di portare l’Internet veloce in tutto Abruzzo. Ma questa società, di fatto, non è mai entrata in funzione davvero.

“ Perché le società in house siano realizzabili” continua il consigliere “la stessa norma stabilisce che oltre ai presupposti dell’affidamento e agli obblighi di servizio pubblico, sia predisposto un quadro operativo trasparente che leghi la gestione dell’ente a quella delle sue partecipate, come avrebbe già dovuto verificarsi se si fossero impostate procedure corrette, ma così non è stato”.

“E’ evidente” conclude il consigliere “che la Giunta intende semplicemente ostinarsi nel salvaguardare una realtà che non sta in piedi e dalla struttura già deteriorata in partenza. Non c’è la ricerca di uno sviluppo o la tutela della regione Abruzzo, ma si intende perpetuare una realtà figlia della politica fatta a tavolino senza alcuna partecipazione e empatia verso i bisogni reali della popolazione con l’unico scopo di alimentare un sistema di connivenze e perpetuare quindi la propria esistenza in vita”.

Infine “continua il consigliere Ranieri “è importante sottolineare che i costi di questo salvataggio in extremis cadranno sui cittadini poiché saranno soldi pubblici quelli che la Regione utilizzerà per mantenere viva, con un accanimento inspiegabile, questo azienda nata male e forse finita peggio. Noi seguiremo la vicenda in ogni sua evoluzione e garantiremo trasparenza e tutela per tutti i cittadini abruzzesi che non possono pagare l’ennesima “svista” della politica abruzzese”.