Ombrina, elsa2, gasdotti, elettrodotti: dopo gli esposti cambia la Commissione VIA

Il Ministro dell’Ambiente Galletti, dopo gli esposti e le interrogazioni parlamentari al parlamento italiano ed europeo e numerosi articoli di stampa che denunciavano l’esistenza di gravissimi casi di conflitti di interesse per diversi membri della commissione VIA nazionale e addirittura situazioni di contiguità con la malavita organizzata, ha emanato un bando per la selezione dei membri delle nuove commissioni nazionali Valutazione di Impatto Ambientale (VIA-VAS) e IPCC.

 

 

 
Ricordiamo che a seguito delle notizie riportate sui siti parlamentari e dai giornali, il Forum dell’Acqua, Nuovo Senso Civico, Zona22 e il Coordinamento No Triv a marzo avevano scritto una dura nota ai ministeri chiedendo di bloccare ogni ulteriore atto relativo alle procedure di V.I.A. per i progetti petroliferi Ombrina ed Elsa2. Infatti questi due interventi hanno finora superato solo il parere della Commissione VIA nazionale attuale ma sono i ministri dell’ambiente e dei beni culturali a dover ancora emanare il decreto finale sulla compatibilità ambientale. Le associazioni hanno chiesto ai Ministri di non firmare i relativi decreti senza prima verificare le gravissime informazioni emerse su alcuni componenti della Commissione.

 

 

 
Alle interrogazioni in diverse occasioni il Ministro Galletti ha replicato finora annunciando l’emanazione del bando senza però smentire alla stampa l’esistenza delle criticità segnalate negli esposti. Sulla home-page del sito ministeriale gran parte del comunicato dedicato dal Ministro agli avvisi per la selezione delle commissioni è dedicata alla risoluzione e alla prevenzione dei conflitti di interesse. Evidentemente quanto segnalato, basato su fatti e verifiche fatte anche con visure camerali, pare aver creato almeno qualche imbarazzo e certamente non si può chiudere questa vicenda con la nomina della nuova commissione evitando di approfondire quanto accaduto finora su decine di progetti dal valore di miliardi di euro molti dei quali potrebbero essere realizzati nei prossimi anni.
A nostro avviso, fermo restando la verifica e l’accertamento dei fatti segnalati dai parlamentari e dai giornali da parte degli organi competenti, non è accettabile che il futuro della nostra regione per i prossimi decenni sia determinato da scelte di una commissione, peraltro in regime di prorogatio da quasi un anno, su cui vi sono ombre così pesanti.

 

 

 

 

 
Le associazioni chiedono quindi una verifica attenta anche per diversi procedimenti che sono ancora aperti pur avendo ricevuto il parere favorevole di compatibilità ambientale tramite i decreti dei due ministri. E’ il caso, ad esempio, del gasdotto SNAM Sulmona-Foligno, che non ha ancora terminato l’iter autorizzativo e per il quale, quindi, è ancora possibile un ripensamento. Inoltre anche per le opere in corso di realizzazione, come l’elettrodotto Villanova – Gissi, per il quale la Commissione VIA è chiamata a valutare le verifiche di ottemperanza alle prescrizioni, è necessario un approfondimento.

Purtroppo dobbiamo evidenziare che non sono precisati i criteri di selezione dei curricula che arriveranno (a mero titolo di esempio, punteggi per pubblicazioni scientifiche; valore delle stesse con metodologie accettate a livello internazionale come il Citation Index o l’Impact factor ecc.). Evidentemente questo paese e questo Governo hanno ancora molto da fare per raggiungere livelli europei di trasparenza e partecipazione nelle scelte.

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