Pescara. In molti ricorderanno quel freddo giorno di fine dicembre dell’anno appena trascorso, allorché il Presidente Luciano D’Alfonso dopo aver abbattuto simbolicamente il muro di divisione che divideva (e divide ancora) i depositi di Arpa e Gtm, presentò in pompa magna l’azienda unica “TUA” anche attraverso la veloce proiezione di alcune diapositive dalle quali tuttavia facemmo in tempo ad intercettare il dato non irrilevante dei 6,5 milioni di euro corrispondente alle misure di efficientamento che la nuova impresa avrebbe dovuto conseguire nel solo anno 2015 per mantenersi in una condizione di equilibrio economico.
Un risultato operativo che di per sé costituisce un indubbio pesante fardello per un’azienda che si appresta a muovere i primi passi, ma che tuttavia non ha tenuto conto di un altro bel “pacco regalo” che il Governo regionale aveva già pianificato per il comparto dei trasporti.
D’ALFONSO E PAOLUCCI TAGLIANO LE RISORSE REGIONALI RISERVATE AI TRASPORTI
AUGURANDOSI… CHE IL GOVERNO RENZI NON FACCIA ALTRETTANTO – Gli ultimi tagli al
trasporto pubblico abruzzese risalgono al 2011 allorché il Governo Chiodi tagliò il 10% dei servizi di tpl anche se, ad onor del vero, detti tagli costituirono il risultato oggettivo dei minori trasferimenti che l’allora Governo Berlusconi determinò nei confronti delle regioni a statuto ordinario. Il taglio di 10 milioni di euro (8 dei quali incideranno sull’azienda unica) che invece il Governatore D’Alfonso e l’Assessore al Bilancio Paolucci hanno attuato nel proprio bilancio alla voce “Fondo Regionale Trasporti” è un provvedimento del tutto autonomo e quindi completamente avulso dall’ammontare delle risorse stanziate dal Governo Renzi per il Fondo nazionale dei trasporti, risorse assegnate alle Regioni che al momento (ed è così dal 2012) sono assolutamente stabilizzate nella misura di 4,9 mld di euro. Insomma il processo di fusione parte in salita con 16 milioni di euro da recuperare senza considerare le ulteriori sorprese negative che potrebbero delinearsi con la chiusura del bilancio 2014 di Arpa ma soprattutto con il timore (assai fondato) che anche il Governo Renzi possa decidere, nell’ambito del Documento di Economia e Finanza per il 2015 e per scongiurare l’aumento dell’Iva, un taglio di almeno 500 milioni di euro sul capitolo trasporto locale i cui effetti sarebbero da ripartire tra le diverse regioni.
IL PIANO INDUSTRIALE DI “TUA” E’ IRRICEVIBILE PERCHE’ CONTIENE LE STESSE
IDENTICHE RICETTE PROPOSTE ALL’EPOCA DA CHIODI & C. – Il piano industriale presentato ai
IL CONTINUO TAGLIO DEI SERVIZI E LA PRIVATIZZAZIONE: UNA VERA OSSESSIONE –
Ammontano a circa 3 milioni di Km i servizi che saranno sottratti all’azienda unica, dei quali 1,3 milioni di Km saranno completamente eliminati in quanto ritenuti in sovrapposizione rispetto al servizio ferroviario mentre 1,6 milioni di Km saranno messi sul mercato assegnandoli ai gestori privati sotto forma di “subconcessioni”. I tagli conseguenti a presunte sovrapposizioni con il sistema ferroviario appaiono in alcuni casi del tutto irrazionali ed incomprensibili in quanto in realtà determineranno l’isolamento di alcune zone interne della regione nelle quali non vi è alcuna alternativa alla modalità di trasporto su gomma attualmente garantita. Inoltre i Km eventualmente individuati in sovrapposizione andrebbero almeno in parte, se non tutti, riversati in altre realtà territoriali dove il servizio è carente o addirittura, non c’è affatto, seppur in presenza di una forte domanda di mobilità. In realtà la riorganizzazione dei servizi imposta dalla Regione mira esclusivamente a tagliare chilometri e contributi da erogare tant’è che è stata fatta su misura per l’azienda unica senza coinvolgere nella discussione, come logica imporrebbe, la stessa Trenitalia nonché i gestori privati che operano nel settore gomma (anch’essi in teoria non immuni da eventuali servizi in sovrapposizione).
IL TAGLIO DI SERVIZI ED ALTRE MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE DETERMINERANNO UN
ESUBERO DI CIRCA 150 AUTISTI – Intervenendo sia sul taglio dei servizi che su altre misure di
I COSTI DELLA POLITICA E LA LOGICA CLIENTELARE SONO PURTROPPO SITUAZIONI
Leggi il piano industriale
Pagine da Piano industriale TUA