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Regione, Sospiri: ‘Forza Italia evita di mandare a casa 1000 precari Asl’

L’Aquila. Forza Italia ha fermato il colpo d’accetta con cui il Governo D’Alfonso rischiava di mandare a casa mille precari della Asl: l’ultimo decreto, il numero 5, firmato dal presidente-Commissario D’Alfonso, teso a ridurre la spesa del personale nella sanità abruzzese, dovrà essere infatti rivisto e integrato, stabilendo che tale obiettivo dovrà essere raggiunto gradualmente, tenendo conto dei tempi tecnici necessari per indire i concorsi e per l’assunzione di figure professionali a tempo indeterminato, garantendo sempre i livelli adeguati di assistenza ai malati ed eliminando il precariato, esattamente come riportato nella risoluzione approvata dal Consiglio regionale con 14 voti a favore, 7 astenuti e 3 non votanti.

Una risoluzione che mira a dare una speranza a mille operatori della Asl, soprattutto personale infermieristico, paramedico e, in qualche caso, anche medico”.

A dichiararlo è il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, commentando l’esito del voto dell’aula sulla risoluzione presentata con i consiglieri regionali Mauro Febbo e Gianni Chiodi.
“Il Decreto 5 – ha spiegato il capogruppo Sospiri – stava di fatto determinando lo smantellamento di mille contratti a tempo determinato, figure strategiche all’interno dei nostri ospedali, un provvedimento che avrebbe mandato al collasso le stesse strutture sanitarie.

Peraltro un decreto rigido nel quale si diceva ciò che le Asl avrebbero dovuto fare per portare la spesa per il personale al 50 per cento della spesa complessiva sostenuta dalla Regione, e richiamando l’attenzione dei Direttori generali sul fatto che, il mancato rispetto dei limiti, ovvero per chi avesse rinnovato, eventualmente, i contratti dei precari, ‘avrebbe costituito un illecito disciplinare e avrebbe determinato responsabilità erariali’.

Parole chiare che di fatto nessun Direttore generale sarebbe disposto a non rispettare, esponendo se stesso a tali danni, ma con il rischio concreto di far collassare i nostri stessi nosocomi.

Con la nostra risoluzione abbiamo inteso restituire ossigeno al nostro sistema sanitario e dare un minimo di serenità a mille lavoratori precari stabilendo che gli obiettivi fissati nel decreto, ossia il taglio della spesa per il personale, dovrà essere raggiunto in maniera progressiva, concedendo il tempo necessario per indire e svolgere i concorsi tesi al reperimento di figure professionali a tempo indeterminato, senza mai far venir meno, nel frattempo, i livelli adeguati di assistenza, consentendo dunque agli stessi Direttori generali di operare scelte sul personale che tutelino esclusivamente gli interessi dei pazienti”.