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Società unica trasporti, presentato a sindacati Piano industriale: risparmio di 11 milioni

Lanciano. È stato presentato ieri ai sindacati, nella sede della Sangritana a Lanciano, il Piano industriale della società unica dei trasporti, T.U.A., dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Camillo D’Alessandro, dai Presidenti e dai vertici delle tre società attuali, in attesa del nuovo assetto societario, operativo dal primo di Giugno.

Nel merito, il Sottosegretario spiega che grazie all’aumento dei ricavi e al taglio dei costi si potranno ottenere risorse per 11.340 mila euro, grazie alle quali tutti i 1600 dipendenti saranno riassorbiti.

Spiega D’Alessandro: “Circolano notizie prive di ogni concretezza, fondate sull’ennesimo tentativo di gettare ombre e paure, come sempre, su una delle più grandi riforme della storia recente della nostra Regione.

Grazie alle economie attivabili, con la consistenza della società unica dei trasporti, nessun esubero rischia di diventare mobilità, cassa integrazione o licenziamento. Anzi nel futuro ci saranno assunzioni”. Secondo il Sottosegretario, il primo obbiettivo colto da Tua è proprio quello di tutelare i livelli occupazionali.

“Nessuno dei 1600 lavoratori rischia il posto di lavoro – spiega – nessuno rischia lo stipendio a fine mese. Mi riferisco sia al personale viaggiante, sia al personale amministrativo, rispetto al quale esiste un problema di sovrannumero, frutto della lunga storia delle tre società precedenti”.

Nel computo D’Alessandro spiega che “on di esuberi si tratta ma di personale che ha già raggiunto l’età pensionabile, di personale che tra il 2015 ed il 2019 ha raggiunto o raggiungerà l’età pensionabile. Si tratta di circa 242 unità, che produrranno un risparmio pari a 29 milioni di Euro”.

“Quindi – riprende D’Alessandro – gli esuberi sono legati eventualmente al collegamento con i lavoratori che decidessero di andare in pensione, su questo tratteremo con i sindacati. Ci sono anche opzioni diverse legislative,ma nessuno rischia nulla, neanche un centesimo. Nessun esubero, ma pensionamento, nessuna anticipazione rispetto all’età pensionabile. Ciò consentirà assunzioni di giovani con evidenti costi inferiori”.

Il Sottosegretario chiarisce che l’operazione sarà resa possibile “grazie alle economie che riusciremo a realizzare, in virtù della fusione, attraverso due leve, l’aumento dei ricavi e la razionalizzazione dei costi”.

Nella sostanza, sotto la voce di aumento dei ricavi va ricompreso: l’adeguamento tariffario all’ Istat (5 per cento), per esempio un biglietto aumenta di cinque centesimi (Euro 1.250.000,00); la lotta all’evasione tariffaria (Euro 1.000.000,00), l’allargamento area Unico (Euro 360.000,00).

Sotto la voce riduzione costi interni va ricompreso: Servizi pulizia (Euro 600.000,00), internalizzazioni ( metano, gasolio, gomme, manutenzioni , carrozzeria) (Euro 1.430.000,00); Organi societari (consiglio di amministrazione e revisori) (Euro 300.000,00); Riorganizzazione turni Arpa (Euro 1.350.000,00); Eliminazione sovrapposizione (Euro 1.950.000,00); Riorganizzazione GTM (Euro 1.200.000,00); Riduzione oneri dirigenti (Euro 900.000,00); Sub Concessioni (affidamento di tratte minori all’esterno) (Euro 1.000.000,00), per un totale di risparmi pari a Euro 11.340.000,00.

Il Delegato ai Trasporti annuncia che “ora si aprirà la fase del confronto con i sindacati per arrivare a definire, entro i termini della fusione, un nuovo unico contratto aziendale di secondo livello, oggi ne esistono tre differenti, con il chiaro intento di ridurre la spesa nella parte insostenibile sotto ogni punto di vista. Confido molto nella responsabilità di tutti”.

“Con la riorganizzazione dei servizi – riprende D’Alessandro – e le economie salvaguardiamo i livelli occupazionali e diminuiamo i costi. Dovremo arrivare al 2019, l’anno delle gare, a garantire l’affidamento diretto alla nostra società in house, raggiungendo i costi standard.

Un chilometro di corsa dovrà costare come in Lombardia e non più del doppio rispetto al potenziale costo standard. Dovremo dunque puntare all’efficientamento del sistema”.

“Il Piano industriale – conclude D’Alessandro – nel mentre risolve i guasti del passato traccia la via per agganciare il futuro con il piano di investimenti: trasformeremo tre debolezze in una forza sostenibile nel tempo e che rappresenterà uno degli strumenti competitivi per la nostra Regione. Il futuro passa da qui”.