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Il coordinamento regionale di Fratelli d’Italia-An dice no ai tagli dei 4 punti nascita abruzzesi

Revocare il decreto commissariale di soppressione dei punti nascita degli Ospedali di Atri, Ortona, Penne e Sulmona. E’ quanto chiede il Coordinamento regionale di Fratelli d’Italia-An al Governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso che esprime piena solidarietà e vicinanza ai cittadini dei comuni interessati, nelle prossime settimane, dalla chiusura dei reparti.

“Una scelta, quella della chiusura dei punti nascita”, si legge nella nota, “basata solo sui numeri e finalizzata esclusivamente ad accelerare l’uscita della sanità abruzzese dalla lunga fase commissariale. Una decisione che non tiene assolutamente conto delle distanze spesso notevoli fra l’ospedale hub e l’ospedale spoke, e in particolare ignora la specificità della conformazione geografica soprattutto dell’Abruzzo interno, mettendo in serio pericolo la vita delle madri e dei nascituri. L’Assessore regionale alla Sanità Paolucci, continua a gettare fumo negli occhi parlando di una maggiore sicurezza nel partorire nei punti nascita rimanenti che, a suo dire, verranno potenziati, e trincerandosi dietro astrusi acronimi come ‘Sten’ e ‘Stam’ che altro non sono che semplici ambulanze adibite al trasporto della madre o del nascituro, ignorando che l’effetto immediato di simile scelta sarà un incremento dei parti programmati e quindi di tagli cesarei con il rischio di contravvenire ai principi statuiti dall’Oms”.