Pescara. Il Comitato StopOPG Abruzzo, convocato ieri dal Tavolo regionale per la salute mentale, non ha visto la partecipazione dell’assessore alla Sanità Paolucci, così come richiesto a voce non meno di una settimana fa e come richiesto attraverso documenti inoltrati in Regione nei giorni scorsi.
Il Comitato stigmatizza l’atteggiamento dell’assessore, che pur presente nei locali dell’assessorato non ha voluto partecipare ai lavori del Tavolo mandando in rappresentanza il professor Di Giannantonio.
A soli 5 giorni dalla scadenza prevista per legge della chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari nessuna risposta è stata data in merito alle intenzioni della Regione Abruzzo sulla ricollocazione delle persone che attualmente sono presenti in queste strutture.
Il comitato è tornato con forza a richiedere che il Tavolo di confronto venga reso ufficiale, secondo quanto previsto nella legge regionale, e che l’assessore partecipi alle riunioni dando comunicazione delle intenzioni della Regione su come affrontare la chiusura degli OPG.
É stato ribadita la contrarietà del Comitato alla costruzione di una REMS a Ripa Teatina proponendo l’utilizzo di strutture pubbliche già esistenti e la destinazione dei fondi a disposizione della Regione per sostenere e riqualificare le strutture psichiatriche regionali.
L’incontro viene ritenuto totalmente insoddisfacente e in continuità con le politiche fino ad oggi messe in campo dalle amministrazioni precedenti.
Il comitato ritiene che serva una cambio di rotta sia nelle relazioni con le cittadine e i cittadini della nostra regione e sia nella modalità di gestione della sanità regionale che, nonostante gli encomiabili sforzi di molti addetti al settore che operano duramente sul campo, sconta anni di tagli e cattiva cura del comparto, con la conseguente mancata possibilità di rispondere a tutte le esigenze degli abruzzesi ma solo ad appesantirne il carico fiscale (vedi l’aumento dell’addizionale Irpef regionale per uscire dal commissariamento).
Il Comitato StopOPG chiede con forza all’assessore Paolucci di non affidare il suo pensiero e le sue decisioni ad interviste televisive, ma di venire personalmente al tavolo di confronto con i soggetti che rappresentano i cittadini, per far si che una reciproca collaborazione porti il settore della Psichiatria abruzzese ad uscire fuori da una cronica emergenza.