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Fp Cgil: ‘Nuovi tagli per precari sanità, servizi a rischio’

Pescara. ‘Il nuovo taglio lineare previsto dal decreto del commissario ad acta per la sanità, Luciano D’Alfonso, se venisse attuato comporterebbe il licenziamento di mille operatori precari della sanità (infermieri, medici, operatori socio sanitari ed altri professionisti del settore), la riduzione dei servizi ai cittadini ed una peggiore qualità degli stessi’. Lo dichiara in una nota Carmine Ranieri, segretario generale Fp Cgil Abruzzo.

‘Il Commissario ad acta, con l’emanazione del Decreto n. 5, del 11 febbraio 2015, ha
applicato pedissequamente i dettami del tavolo nazionale di monitoraggio per la verifica degli adempimenti regionali che chiedevano una riduzione del 50% delle spese del personale precario delle ASL. Il decreto stabilisce il taglio della spesa dei precari per l’anno 2015 senza prevedere una organizzazione a monte che scongiuri la riduzione delle prestazioni e dei servizi sanitari ai cittadini, già oggi carenti’, continua Ranieri che poi insiste:

‘Dobbiamo rilevare, infatti, che già con il personale attuale, le ASL abruzzesi hanno forti carenze di personale che diverrebbero insostenibili con una riduzione del personale precario. Tra l’altro tra qualche mese arriverà l’estate e bisognerà garantire le ferie al personale. Il problema delle ferie estive è stato rilevato anche l’anno scorso ed ora, con un migliaio di lavoratori in meno si rischia davvero il caos’, dichiara il segretario generale che poi pone alcuni quesiti.

‘Inoltre è sconvolgente come anche questo provvedimento di contenimento della spesa sia completamente scollegato da atti di verifica sui reali bisogni delle Asl abruzzesi. Di quanto personale necessitano le ASL? Quanti infermieri? Quanti medici? Quanti operatori socio sanitari? Tutte le ASL hanno le stesse carenze di personale?

Non si capisce perché su questa vicenda non si parla mai di standards di personale che se non vengono garantiti mettono a rischio le prestazioni sanitarie.
Con Decreto del Commissario ad acta n. 49, dell’8 ottobre 2012, sono state emanate le linee di indirizzo regionali in materia di determinazione delle dotazioni organiche delle aziende USL’. Ranieri poi conclude:

‘Con tale provvedimento si definiscono in maniera analitica gli effettivi bisogni di personale delle ASL abruzzesi. Negli interventi di questi giorni, non c’è stata nessuna analisi sul fabbisogno di personale necessario a garantire la qualità dei servizi sanitari.

La Regione Abruzzo, deve ritirare il decreto “licenzia-precari”, e consentire la proroga dei contratti almeno fino a settembre 2015. Nel frattempo dovrà effettuare una preventiva verifica degli effettivi bisogni di personale delle ASL ed in base ad essi procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato con la contestuale riduzione dei lavoratori precari.

Tra l’altro è proprio di questi giorni la notizia del via libera del Ministro Lorenzin alla possibilità di avvio di concorsi riservati al personale precario degli enti del Servizio Sanitario Nazionale per coprire sino al 50% dei posti disponibili. Potranno accedere alla stabilizzazione i precari delle ASL abruzzesi che abbiano prestato un servizio effettivo non inferiore ai tre anni nell’ambito del quinquennio precedente.

Le segreterie regionali di FP CGIL, CISL FP, UIL FP, hanno chiesto la scorsa settimana un incontro urgente al Commissario ad acta ma ad oggi ancora non sono ancora state convocate. E’evidente che qualora non si trovino risposte alla problematica, i sindacati metteranno in campo azioni di protesta’.