Basta con le bugie. Per il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, oggi in piazza ad Ortona per la manifestazione organizzata contro la chiusura del punto nascita ortonese, il Governatore Luciano D’Alfonso e l’assessore alla sanità Silvio Paolucci ignorerebbero completamente la legge che prevede la proroga su queste chiusure. Per Febbo sarebbe stata la stessa Ministra alla Salute Beatrice Lorenzin a “sbugiardare” i due politici che in questi mesi avrebbero propinato agli abruzzesi “una serie non indifferente di sciocchezze”.
“In base alle dichiarazioni della Lorenzin”, spiega Febbo, “emerge come in alcuni casi sia possibile derogare alla quota di 500 parti l’anno, fermo restando il discorso della sicurezza sul quale il Ministero è giustamente intransigente. Questa prospettiva significa tenere una porta aperta per Sulmona e Penne visto che Ortona e Atri vantano gli appropriati requisiti. La cosa che preoccupa oltremodo è il fatto che lo stesso Ministro abbia anticipato un prossimo incontro con D’Alfonso proprio per parlare della struttura di Sulmona. A parte che sarebbe la prima volta che si concretizza uno spot di “Lucianovunque”, non possiamo accettare che il Presidente e Commissario ad acta si impegni per salvaguardare un solo Punto nascita: è suo preciso dovere, visto che a differenza di quanto va dicendo, ci sono ampi margini di discussione, lavorare per evitare anche le altre chiusure perché non ci sono abruzzesi di seria A e abruzzesi di serie B”.
Febbo, inoltre, ha detto che presenterà nel prossimo Consiglio regionale, una risoluzione urgente per chiedere la sospensione del decreto commissariale che stabilisce la chiusura dei 4 punti nascita, non presentata lunedì scorso, visto che D’Alfonso aveva annunciato l’incontro con la Ministra.