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Petrolizzazione Abruzzo, Mazzocca prova a rassicurare: ‘Non siamo a titoli di coda’

L’Aquila. ‘Faremo di tutto per scongiurare il rischio di perforazioni petrolifere nella nostra regione. Non siamo ancora, in definitiva e come qualcuno (purtroppo) auspicherebbe, ai titoli di coda’. Così interviene l’Assessore Regionale all’Ambiente Mario Mazzocca sulle notizie diffuse da qualche ora sul recente pronunciamento della preposta Commissione nazionale del Ministero dell’Ambiente.

‘Si tratta, nello specifico, di un parere istruttorio sul progetto Ombrina mare in ordine alla procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale nazionale; i passaggi amministrativamente cogenti, ovvero il Decreto di Compatibilità Ambientale, del Ministero dell? Ambiente, e il Decreto di Concessione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, non sono stati ancora emanati.

In sostanza, il provvedimento inerisce esclusivamente un passaggio tecnico ed ancora meramente interlocutorio, per altro consequenziale rispetto al Parere Favorevole VIA di oltre due anni fa, e non equivale al completamento del procedimento autorizzativo. Da parte nostra, continueremo nella nostra battaglia contro possibili petrolizzazioni sul nostro territorio, come da sempre, con atti fattivi.

Non escludiamo futuri ricorsi alla giustizia amministrativa di fronte a futuri atti governativi, non ricercando spasmodicamente ed a tutti i costi le luci dei riflettori. Un impegno, il nostro, non di sole parole ma di azioni concrete. Ricordo che qualche settimana fa abbiamo reiterato il ricorso alla Corte costituzionale contro l’articolo 38 del decreto ‘Sblocca Italia’, come modificato dalla legge finanziaria, sempre relativo alle attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi liquidi e gassosi.

L’articolo, a parere nostro e di altre 8 Enti Regionali (l’Abruzzo è stata la prima Regione a ricorrere), viola la Costituzione in quanto prevede nuovi principi per la concessione dei titoli minerari che, di fatto, avocano al Ministero la competenza esclusiva, liberandola dall’intesa con le regioni interessate.

Le nostre intenzioni sono chiare e trasparenti: non vogliamo che l’Abruzzo si trasformi in un distretto minerario per gli idrocarburi. Abbiamo sempre sostenuto che la strada da percorrere è quella della sostenibilità ambientale, non certo quella che punta sulle energie fossili e continueremo a lavorare in questa direzione’.