“ Il commissariamento è sempre in segnale di un qualcosa che non ha funzionato”, spiega Giuseppe Di Pangrazio, “ ma se il provvedimento serve solo a prendere tempo, ad assicurare nomine di una parte piuttosto che di un’altra, e non a ridurre, come citano atti e proclami, si rischia unicamente di rallentare processi ora indispensabili soprattutto per la Provincia de L’Aquila”. In questo ragionamento non sono in discussione gli obiettivi di ridurre i costi della politica, ma iniziative di questo genere vanno supportate con l’obiettivo di riorganizzare la macchina amministrativa degli enti strumentali. “ Mi chiedo come sia possibile fare una politica di rilancio industriale”, chiosa Di Pangrazio, “ non avendo a disposizione il proprio braccio operativo ingessato da un commissariamento. Lo stesso discorso vale per la politica della casa, e per quelle agenzie, aziende e enti regionali (circa 30,ndr), che non possono operare nella pienezza dei loro poteri amministrativi. Vorrei conoscere quali iniziative il Governatore della Regione vuole intraprendere, in relazione alla riforma degli Enti regionali, posta che la stessa avrebbe dovuto costituire una della priorità delle sue azioni di governo e sollecitare, nel rispetto della legislazione vigente, il celere ritorno alla normalità, visto che le situazioni di emergenza, soprattutto nell’aquilano, ve ne sono sin troppe”.
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