Letizia Marinelli: Abruzzo passa da 2.0 a zero, la lettera

In Abruzzo stanno cambiando molte cose. Un cambiamento dettato dal profondo rinnovamento che anche l’Amministrazione Regionale sta attuando, ma come? L’input della nuova Giunta si traduce in un principio che non può passare inosservato, ovvero: “siamo tutti d’accordo? Bene, decido io”.

 

Nella Politica regionale un tale principio è senz’altro latore di un precetto che recepisce le modalità assunte dal Governo centrale alla “faccia della partecipazione democratica”.

 

 

Nell’Amministrazione delle Regioni e degli Enti Locali che il povero Bassanini provò a slegare dalla politica, un tale comportamento rischia, nel migliore dei casi, di interessare oggi le Autorità di Controllo, domani le Magistrature.

 

 

Chissà se qualche solerte funzionario Europeo dopo, sempre dopo, si accorgerà che esiste un maltolto e si adopererà in rocamboleschi artifici per recuperare fondi e risorse , malgrado non si comprenda perché così tardi e sempre quando i soldi sono stati impegnati senza risultati.

 

 

Creare confusione e ritardo serve in sostanza per “fare un po’ come ci pare”.

Volete un esempio? eccolo. esiste in Abruzzo un Comitato di Sorveglianza, nome altisonante, che sui Fondi per le Aree Sottoutilizzate (FAS), ora rinominati Fondi per lo sviluppo e la coesione, dovrebbe “sorvegliare” che centinaia e centinaia di milioni di Euro vengano programmati e conseguentemente spesi secondo regole e tempistiche. Parlo di soldi pubblici, tasse nazionali, fondi comunitari e tasse regionali, che concorrono a finanziare progetti per far vivere meglio gli Abruzzesi, i quali oggi vivono peggio di prima e se ne sono accorti.

Bene, anzi male, questo Comitato non si riunisce più. Il suo Presidente, il Presidente della Regione Abruzzo, non lo riunisce, ma viceversa prima decide come spendere quello che può spendere e poi scrive ai membri del Comitato perché approvino quanto deciso o tacciano approvando in silenzio, visto che nessuno dei membri del CdS, ad accezione di questa consigliera di parità regionale, Letizia Marinelli, ha posto attenzione sulle regole di funzionamento del Comitato stesso.

Oltre il fumo al di là delle parole, in questo sistema o ci si allinea o ci si oppone ma cambiare il sistema non interessa a nessuno e c’è da chiedersi perché. (Letizia Marinelli, consigliere di parità Regione Abruzzo)

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