Pescara. “Oggi è un giorno che deve essere destinato e dedicato alla memoria e alla consapevolezza poiché il dolore che abbiamo incontrato e vissuto non lo dobbiamo ritrovare davanti al nostro futuro“.
Lo ha detto il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto a margine del Consiglio regionale riunito oggi a Pescara.
“Per fare in modo che questo mai più accada – ha proseguito D’Alfonso – c’é bisogno di coltivare la preghiera laica. Che cosa è bene stabilire del vivere collettivo: la pace, la tolleranza, il dialogo, la cultura, processi anche di custodia del patrimonio di civiltà anche di altre nazioni che hanno fatto il loro cammino, evitando che ci sia una idea esclusiva di democrazia che viene imposta agli altri. Tutto questo noi oggi vogliamo stabilire, scritturare attraverso il confronto con le parti politiche ma soprattutto con le giovani generazioni”.
Il messaggio del presidente del Consiglio regionale Di Pangrazio agli abruzzesi
“Sono trascorsi 70 anni da quel 27 gennaio del 1945 quando il mondo conobbe fino in fondo il vertice dell’orrore al quale può arrivare l’essere umano con i suoi totalitarismi ideologici e politici: una simbiosi di barbarie e razionalità, di selvaggio e di tecnocratico; un’opera di morte intenzionale, scientificamente programmata e realizzata”. E’ il messaggio che il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, ha inviato alla comunità abruzzese per celebrare la “Giornata della memoria”.
“Questa giornata – ha continuato Di Pangrazio – ci aiuta a ricomprendere e diffondere i valori della solidarietà, del rispetto reciproco, della non violenza, ancora di più oggi, affinché si realizzi quella pacifica convivenza in grado di combattere i pregiudizi e i razzismi, che sembrano riesplodere con fragore nelle società attuali. Occorre saper resistere al male, dove e come esso si manifesta. E per poterlo fare, un individuo ha bisogno di sentirsi inserito in un ordine di valori condiviso”.
“La politica e le Istituzioni, con le loro responsabilità di legislazione e di governo, devono rendere possibile il coraggio civico ed etico dei cittadini – ha continuato Di Pangrazio – E allora anche per noi ricordare la Shoah significa farne memoria, perché la memoria è garanzia di libertà. E’ nostro compito mantenere questo giorno al di sopra di qualsiasi strumentalità ideologica, valorizzandolo come memoria condivisa, come coscienza condivisa con tutti gli abruzzesi.
E’ intento dell’Ufficio di Presidenza – ha poi annunciato – interagire con gli studenti delle Scuole superiori delle città d’Abruzzo, perché i giovani siano aiutati a conoscere meglio e fare memoria di quanto avvenne il secolo scorso. La nostra cura deve essere rivolta alla corretta conservazione e all’efficace trasmissione di quanto avvenne, per affrontare con attenzione quanto oggi in Europa e nel mondo si sta riproponendo in termini di violenza e ingiustizia, di intolleranza e sopraffazione, e trovare gli antidoti contro il ripetersi delle atrocità avvenute nel secolo scorso.
Non dimenticare – ha rilevato, infine, Di Pangrazio – è il monito che oggi risuona a difesa dei principi di libertà e di uguaglianza garantiti dalla Costituzione repubblicana e sanciti dallo Statuto della nostra Regione”.